Grace Kelly

Attrice

Figlia dell’irlandese John Brendan Kelly Senior (1889-1960) e della tedesca Margaret Katherine Majer (1898-1990), Grace Patricia Kelly nacque alle 5:31 di mattina a Philadelphia, sorella di Margaret “Peggy” Katherine (1925–1991), John Brendan Jr. (1927-1985) e Elisabeth “Lizzane” Ann (1933–2009).

La famiglia, se non ricca, godeva di una buona stabilità economica grazie alla fortuna che papà John era riuscito a realizzare in ambito edilizio, e ciò dopo 3 ori ottenuti alle Olimpiadi nel canottaggio: 2 nel 1920 ad Antwerp e uno nel ’24 a Parigi [1]. Mamma Margaret, ex modella, gestiva la casa con rigidità teutonica garantendo ai pargoli sani svaghi con “l’arruolamento” nei Boy-scout e un’educazione improntata ai valori dell’ala democratica, partito al quale l’adulta Grace sarà sempre legata. Lo stesso anno in cui Grace nacque, suo padre costruì una casa sul mare: questa magione, sita all’angolo della 26esima con Wesley street ad Ocean City (New Jersey) diverrà, in seguito, una nota casa di vacanze per diverse star (Dean Martin, Jerry Lewis, Bob Hope, Bing Crosby, per dirne alcuni) e poi domicilio della sorella Lizanne che, lì, visse fino alla sua vendita nel 2001.

Fino ai 14 anni, Grace frequentò una scuola gestita dalle suore, poi si iscrisse alla Stevens High School di Germantown (Pennsylvania) dove si diplomò il 5 giugno 1947. Il suo primo appuntamento lo concesse al giovane Harper Davis che poi perse di vista per poi “incontrarlo” drammaticamente un ultima volta nel 1953, partecipando al funerale dell’uomo che morì prematuramente a causa della sclerosi multipla. Grace decise di non iscriversi all’università poiché puntava già da giovane a diventare un’attrice; così, dopo un viaggio in Europa, si iscrisse all’Academy of Dramatic Arts di New York, trovando residenza al Barbizon Hotel for Women, condominio che ospiterà anche Liza Minnelli, Candice Bergen, Cloris Leachman ed Ali MacGraw. I genitori Kelly non ostacolarono i desideri della figlia ma le fecero sapere che non sarebbero stati disposti a pagarle l’affitto e le altre spese per più di un anno di permanenza nella Grande Mela. Così, Grace, bella e sveglia, si trovò velocemente lavoro come modella, e diede il via, fidanzandosi con uno dei maestri della scuola di recitazione, ad una lunga sfilza di avventure con uomini attempati o, comunque, più grandi di lei. I Kelly, dalla loro, non approvarono l’unione; non tanto perché l’uomo fosse separato, ma quanto perché il maestro era d’origini ebree.

Tuttavia, cose più interessanti si profilavano sull’orizzonte della futura star cinematografica. Nel 1949, Grace debuttò su un palcoscenico di Broadway con The Father e nel 1950 iniziò ad apparire in produzioni televisive (anche nei panni della Principessa Alexandra nel serial Actor Studios). Il primo lungometraggio al quale partecipò fu La Quattordicesima Ora (1951) e l’anno dopo fu ingaggiata, al fianco di un Gary Cooper più vecchio di lei di 28 anni e col quale ebbe un’avventura, nel western di successo Mezzogiorno di fuoco. Dopo altre comparsate in TV e un ritorno sui palchi di Broadway, Grace, sotto contratto con la Metro-Goldwyn-Mayer, fu scelta per girare in Africa, insieme ad Ava Gardner e Clark Gable (col quale ebbe un flirt), Mogambo (1953) diretto da John Ford. Seguì Il Delitto Perfetto (1954) di Alfred Hitchcock durante la cui lavorazione Grace ebbe un’avventura con il protagonista 49enne Ray Milland che quasi lasciò la moglie per la bellissima bionda. Poi fu il tempo di un'altra pellicola di Hitchcock (La Finestra sul Cortile, 1954), quindi I Ponti di Toko Ri (1954) in cui si “svagò” con William Holden, e poi La Ragazza di Campagna (1954), ottenendo il ruolo che sarebbe dovuto andare a Jennifer Jones però in dolce attesa: sul set del film, Grace si barcamenò fra William Holden e Bing Crosby, non dimenticando, comunque, di offrire un’ottima interpretazione che le procurò il suo primo e unico Oscar. Intanto, la Kelly si legò affettivamente allo stilista Oleg Cassini e poi all’attore francese Jean-Pierre Aumont.

Nell’estate del 1954, Grace Kelly, era impegnata sul set di Caccia al Ladro, terza fatica compiuta insieme ad Hitchcock, le cui riprese ebbero luogo sulla riviera Francese e, seguendo il copione, la star sfrecciava in auto inseguita dalla polizia percorrendo la Moyen Corniche, che, si badi, non è la stessa strada, come da molti viene sostenuto, sulla quale trovò la sua tragica fine la bella Grace. Nel marzo dell’anno successivo, ella fu scelta per presenziare al Festival di Cannes dove Pierre Galante, il marito dell’attrice Olivia de Havilland, macchinò per farla incontrare con il 31enne Principe Ranieri III di Monaco in cerca di una moglie per due buoni motivi. Primo, senza una consorte, e quindi senza un erede, il Principato sarebbe stato assorbito dallo stato francese. Secondo fattore, lo sposalizio con una star del cinema avrebbe attirato turisti in nel suo piccolo regno che, ai tempi, non era la quintessenza del glamour che è ora. Ovviamente, l’ambiziosa Grace non si fece pregare circa la prospettiva di sposare un principe benché Ranieri III non fosse un adone pari agli attori che fino a quel tempo aveva frequentato intimamente. A d ogni modo, i tempi sembravano maturi, visto che l’attrice si stava disaffezionando allo star system, dichiarando cose tipo: “Ho odiato Hollywood. E’ una città senza pietà. Non conosco nessun altro posto al mondo dove così tanta gente soffre di crolli psicologici, dove ci sono così tanti alcolizzati e così tanti infelici”. Successivamente, Grace finirà poi per rimpiangere quello stesso cinico mondo.

Nel dicembre del 1955, il Principe volò a Philadelphia per chiedere la mano di Grace a suo padre John che rimase, però, basito dalla richiesta di dote che fu posta: sposare Ranieri III costò, infatti, alla famiglia Kelly 2 milioni di dollari, soldi tolti dal terzo di eredità che sarebbe spettata a Grace, per non fare torto ai suoi fratelli. “Ho detto al Principe - riferì papà Kelly - che la monarchia non vuole dire molto per noi e che spero lui non faccia il farfallone come fanno alcuni principi”. Inoltre, cosa poco pubblicizzata, Grace si dovette sottoporre ad un test di fertilità, conditio sine qua non prima di convolare a nozze. Superato il test, Ranieri III chiese ufficialmente Grace in sposa, cosa che avvenne il 5 gennaio 1956. Il 18 aprile 1965, con rito civile e, il giorno dopo in pompa magna con rito cattolico, le due celebrità si unirono in matrimonio nella cattedrale di San Nicola. Alla cerimonia, ripresa dalla Metro-Goldwyg-Mayer che ne trasse un documentario (The Wedding in Monaco, 1956), i 600 ospiti poterono osservare la splendida Grace avvolta in un abito disegnato dalla costumista della M-G-M, Helen Rose; questo abito da sposa, il vestito più costoso che la donna avesse mai progettato, necessitò di 23 metri di taffetà in seta e 90 metri di seta retata, un pizzo a fantasia rosata antico di 125 anni acquistato in un museo, e un velo tempestato di piccole perle; l’acconciatura della Principessa fu curata da Sydney Guilaroff, il più apprezzato parrucchiere degli M-G-M Studios. Questa fastosa cerimonia, tuttavia, segnò la fine della carriera di una donna la cui ambizione l’aveva spinta ad ottenere ciò che poi avrebbe in parte odiato [2].

La vita di Grace di Monaco si tradusse, infatti, molto velocemente in una monotona facciata di felicità, con l’esplicita richiesta che si dimenticasse del suo passato di star, tanto che Ranieri III bandì tutti i suoi film dal Principato. Nobildonna a tempo pieno, Grace dovette sottostare alla ragione di Stato che la voleva fattrice di un erede. Nacque Carolina nel 1957, Alberto nel 1958, quindi si ebbero due aborti spontanei nel 1962 e, alla fine, arrivò Stephanie nel 1965. Con una grande nostalgia per il cinema, accettò, nel 1962, senza fare i conti con il marito e con i sudditi poco disposti a vederla ancora sul grande schermo, l’ingaggio per Marnie che poi, però, nel 1964, vide come protagonista Tippi Hedren. Successivamente, Ranieri III le negò il permesso di recitare in Due Vite una Svolta (1977), pellicola della Twentieth Century Fox nominata poi a 11 Oscar. Ella apparve, però, nei panni di se stessa, nel documentario Rearranged la cui lavorazione iniziò nel 1979 e si concluse bruscamente nel 1982, poiché la morte di Grace portò Ranieri III a bloccarne la diffusione. Negli ultimi anni prima di morire, Grace Kelly si presentava ancora bella ma notevolmente appesantita, qualcuno dice per l’abuso di alcol che la donna avrebbe assunto per cercare di mandar giù il suo prematuro addio al cinema e un marito che si concedeva troppe scappatelle.

La mattina del 13 settembre 1982, Grace e la giovane Stephanie, aiutate dall’autista, caricavano di bagagli la Rover P6 3500v8, dovendo tornare dalla casa di vacanze di Roc Agel a Monaco, un viaggio di soli 30 minuti; la principessa decise che avrebbe guidato lei, visti gli innumerevoli bagagli che ingombravano l’autovettura, lasciando alla magione l’autista. Alle 9:30, la vettura guidata da Grace, con al fianco la figlia, stava per impegnare una stretta e lunga curva sulla Route de La Tourbie (CD37) quando il mezzo iniziò a sbandare; un motociclista che era in posizione arretrata rispetto alla Rover iniziò a suonare il clacson pensando che l’autista si fosse addormentato o fosse ubriaco. Alla velocità di 80 Km/h, la macchina di Grace sfondò la barriera di roccia che separava la strada da un ripido sterrato e l’auto scivolò giù per circa 30 metri per poi essere fermata dagli alberi e la roccia. Stephanie uscì da sola dal mezzo, urlando “Aiuto, mia madre! Mia madre è dentro! Tiratela fuori!”, richiesta accolta da un giardiniere del luogo accorso non appena avvertito il rumore della macchina che capitombolava. Grace fu estratta dalla Rover rompendo il lunotto posteriore. Stephanie e Grace furono portate subito all’Ospedale di Monaco (poi rinominato Centre Hospitalier Princesse Grace) dove le condizioni della principessa apparvero subito gravi; non solo la donna aveva subito diverse fratture interne (vertebre cervicali, costole, femore) ma la TAC rivelò che ella aveva perso il controllo del mezzo a causa di un ictus cerebrale: se anche fosse sopravvissuta, Grace Kelly avrebbe vissuto fino alla morte come una grave invalida. Inizialmente, gli organi di stampa del principato cercarono di minimizzare l’accaduto e le condizioni di salute della principessa; tuttavia, il 14 settembre, alle ore 22:30, si decise per lo spegnimento degli apparecchi medicali che tenevano forzatamente in vita Grace che quindi, a 52 anni, spirò.

La principessa rimase esposta per quattro giorni nella stessa cattedrale che l’aveva vista sposa e, sempre in quella cattedrale, il 21 settembre, fu sepolta nella cripta della famiglia Grimaldi. Sulla sua lapide si legge: “GRATIA PATRICIA – PRINCIPIS RAINERII III UXOR - OBIIT ANN. DNI MCMLXXXII”, ovvero “moglie del principe Ranieri III, morì nell’anno del Signore 1982.

Il Principe di Monaco, che mai più si risposerà fino al giorno della sua morte (6 aprile 2005), sapendo della passione della perduta consorte per le rose, aprirà successivamente un giardino pubblico in cui le rose sono le protagoniste, così come al tempo la fu Grace, il cui testamento spirituale è nascosto in queste sue stesse parole: “Le fiabe raccontano storie immaginarie. Io sono una persona reale. Io esisto. Se un giorno dovesse essere raccontata la storia della mia vita come donna vera, la gente scoprirà, alla fine, il vero essere umano che sono”.

[1] John B. Kelly Jr. diverrà un vincente atleta nella stessa categoria partecipando alle Olimpiadi del 1948, 1952, 1956 e 1960. Il fratello di Grace divenne anche protagonista, nel 1975, di uno scandalo quando, decisosi a correre come sindaco di Philadelphia, fu sorpreso ad amoreggiare con il transessuale Rachel Harlow, vero nome Richard Finocchio (meh). L'uomo decise di abbandonare la politica quando gli avversari minacciarono d’inondare la città con volantini sui quail sarebbe stata impressa la domanda “Volete Rachel Harlow come First Lady di Philadelphia?”.

[2] L’ultimo film in cui Grace Kelly compare come attrice è Alta Società (1956) un musical in cui veste i panni di Tracy Lord, tratto dalla commedia The Philadelphia Story, scritta da P. Barry nel 1939, in cui è presente il personaggio del vincente George Kittredge, scritto da Barry ispirandosi al padre di Grace Kelly.

Luogo e data di Nascita:

Philadelphia, Pennsylvania, USA, 12/11/1929

Luogo E Data Di Morte:

La Colle, Principato di Monaco, 14/09/1982

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