l'Amante del vampiro
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Voto:
Non il Polselli da vedere se si voglia conoscere veramente Polselli. Qui, lo scalmanato regista si seda, recupera l’impianto dei gotici di dieci anni prima e cerca di far paura con i vampiri nobili della provincia italiana. Impossibile. Riesce, invece, a intrattenere con la materia che poi sarà il suo delirio caldo: le donne. Un gruppo di bellone sgambettano nella villa del medico di zona che le ospita perché devono preparare uno spettacolo con Luca (Isarco Ravaioli), nipote del medico (da cui il titolo internazionale the Vampire and the Ballerina). Ma, nella villa accanto, c’è una sinistra contessa (Maria Luisa Rodi) e il suo servitore Herman (Walter Brandi) che porteranno scompiglio. In nuce, Polselli è già tutto qua, con la capacità di cavare sangue dalle rape e dare peso all’erotismo con un cast femminile che sembra noleggiato dalle scuderie di Russ Meyer o da un nudie-cuties. Ci scappa qualche situazione non male (la soggettiva della donna nella bara), un bianco e nero più che discreto e il rapporto sadomaso fra la contessa e il suo Herman. A metà fra film Hammer e i goticismi di Bava ma, ovviamente, ben più in basso. Vedibile giusto dalla gente che legge siti web come quello che stai leggendo.

Regista:
Renato Polselli
Durata, fotografia
85', b/n
Paese:
Italia
1960
Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0