Bite

Addio al nubilato per Casey (Elma Begovic) e amiche, prima di un matrimonio non troppo entusiasmante con Jared (Jordan Gray), bell’uomo e professionista rampante che, però, ha una madre stronza la quale non ritiene la futura nuora all’altezza del pargolo. La vacanza stile the Hangover si tramuta in un incubo per Casey che viene punta da un insetto che la parassitizza rendendola putrescente. Uno dei nuovi horror, qui body horror, a base di dinamiche femminili (mamma, fidanzata, amica traditrice, amica matura) con la figura maschile marginalizzata e inefficiente. Il percorso emancipativo, però, non sembra essere privo di drammi, e l’insicura protagonista potrà trovare una sua autonomia solo al prezzo di una micidiale mutazione che, si noti, la rende madre di orribili uova gelatinose quando, prima, era refrattaria alla gravidanza. La morale è un po’ confusa, anche perché ne escono tutti a pezzi. Forse, per leggere bene la metafora, c’è anche da considerare la colpa o il senso di colpa per essersi concessa una scappatella in stato di alterazione durante l’addio al nubilato. Bite è un film neo-femminista o neo-misogino? Resta lo spettacolo orrorifico di un appartamento che diventa nido di una femmina incubatrice di larve e mosconi. Mainstream con un quid in più di necrosi e purulenza.