Brother
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Voto:
Aniki Yamamoto (Takeshi Kitano), affiliato alla Yakuza, se ne va dal Giappone quando si trova a doversi opporre al proprio fratello che aderisce a una gang rivale. Giunto negli USA a casa del fratello minore, scopre che questi è un pusher mezza tacca con una sua piccola banda di disgraziati, fra i quali l’afroamericano Danny (Omar Epps) che entra in amicizia con il duro e silenzioso Yamamoto. Aniki porterà al vertice il fratello e i suoi amici con i suoi metodi sbrigativi e brutali, eliminando i portoricani e poi i giapponesi. Resta la Mafia italiana.
LA RECE
Storia di un legame di profonda fratellanza scoperto quando ormai è troppo tardi. Personaggio centrale dall'enorme fascino iconico. Roba da costruirci sopra un'intera serie.
Aniki, antieroe silenzioso, spietato ed educato che ridacchia come il cane di Dick Dustardly solo quando riesce a fregare Danny al gioco. Danny, l'unico a meritare la definizione di fratello. Film in parte lento e posato come il suo protagonista; in parte violento e attivo come ci si aspetterebbe da un gangster-movie. Anzi, più cattivo del solito. Kitano ruba la scena, e lo spettatore attende impaziente le sue mosse e le sue sagge decisioni. Eppure, Aniki è un killer violento e nulla più, un personaggio negativo, pessimista e malinconico, in cerca di una fratellanza che riuscirà a scoprire troppo tardi. Bello il tema musicale e una certa atmosfera che, rinforzata dal personaggio cupo di Aniki, ricorda in qualche modo le atmosfere hard-boiled o noir. Interessantissimo per lo sguardo che getta sulle usanze nipponiche così distanti dalle nostre, soprattutto riguardo il codice morale della Yakuza: eccellente il momento in cui il fratello di Aniki mostra di non aver nascosto nulla nello stomaco, e il suo accusatore debba tagliarsi il dito per lavare l'offesa delle sue insinuazioni. Abbastanza superflue le sequenze con la fidanzata di Aniki che vorrebbero indicare l'impossibilità di questi a creare un vero legame affettivo. Gradevolissimo film per gli appassionati di gangster-movie che non siano troppo legati agli stereotipi statunitensi. Visione consigliata.
TRIVIA
Takeshi Kitano (1947) dixit: “Quando scrivo una sceneggiatura ho l'intero film in testa, quindi quando iniziamo a girare, lo faccio e basta. Sono più interessato al mon-taggio, perciò tendo a girare in fretta. Forse non sempre si hanno abbastanza riprese ma il modo in cui ci si gioca è la cosa più inte-ressante” (IMDb.com).
⟡ La sorella di Danny è Tatyana Ali che molti ricorderanno come la cugina del Principe di Bel Air.
⟡ Verso la fine del film, nel quartier generale di Aniki, si vedono alcuni corpi a terra. Sono stati arrangiati a formare l'ideogramma giapponese che significa "morte".
⟡ La versione USA è stata tagliata non poco per potergli assegnare almeno il rating-R.
Titolo originale
Id.
Regista:
Takeshi Kitano
Durata, fotografia
114', colore
Paese:
Giappone
2000
Scritto da Exxagon nell'anno 2004; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
