la Cabina

Voto:

Un uomo (José Luis Lopez Vazquez) si ferma ad una cabina telefonica sita in un parchetto per fare una breve chiamata ma dalla cabina non riuscirà ad uscire. La gente si accalca intorno all'uomo intrappolato e, nel divertimento generale, a lcuni tenteranno invano di liberarlo. L'azienda che ha collocato la cabina in sito, arriverà a rilevarla con l'uomo dentro.

LA RECE

Surreale e perfetto corto che vede un uomo medio in una circostanza irreale (anche se, in fondo, ipotizzata mentalmente da molti). Ma non è solo suggestione surreale senza senso; il tutto è metafora della...

Corto iberico pluripremiato e con un'inusitata progressione dal bizzarro all'orrorifico ma senza spargimenti di sangue, con quest'uomo bloccato in un luogo finalizzato alla comunicazione (moderna) che si trova impossibilitato a comunicare con il mondo esterno e, anzi, diviene pesce nell'aquario schernito dalla gente che si accalca a godere voyeuristicamente delle sfortune del tapino. Profetico. L'aspetto di Lopez Vazquez, una sorta di Lino Banfi spagnolo, esalta l'immagine dell'uomo qualunque alle prese col grottesco metafisico ma anche storico, perché è impossibile non pensare che "l'inumazione" del protagonista, che si farà evidente nel cinico finale, non richiami le costrizioni della libertà date dal regime spagnolo di quegli anni. Corto di rara efficacia in sentore surrealista con l'unico appunto relativo alla possibilità di realizzare qualche taglio nella seconda parte che vede la cabina trasportata per la città fino alla sua tetra destinazione; forse, però, in tutto quell'iter s'inscrive la grande e terminale beffa dell'individuo da parte delle istituzioni (o della vita stessa?) ad essere menato in giro come il proverbiale cane per l'aia prima che il sipario cali. Nella sua brevità, perfetto.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Id.

Regista:

Antonio Mercero

Durata, fotografia

35', colore

Paese:

Spagna

Anno

1972

Scritto da Exxagon nell'anno 2016; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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