Creep
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Voto:
Il film-maker Aaron (Patrick Brice) accetta l'ingaggio di Josef (Mark Duplass) affinché giri un video-documento sulla sua vita, dato che quest'ultimo pare destinato a morte prematura e vorrebbe lasciare al piccolo figlio un ricordo. Josef, però, fin da subito, mette a disagio Aaron con strani comportamenti.
LA RECE
Mumblecore-Horror indie in stile found footage. Poteva essere una cosa terribile e, invece, guarda un po', ci dimostra che si può ottenere tanto con poco.
Piccolo horror in stile POV (Point of View) o found footage costruito su una quasi totale improvvisazione dei due soli protagonisti realizzatori che, ab ovo, avevano immaginato di realizzare una sorta di black-comedy e poi, guardato meglio il girato insieme agli amici, hanno accettato il suggerimento di realizzare un horror psicologico. Anzi, una trilogia, dato che Creep riscuoterà un tale successo da spingere a un Creep 2 (2017) e ad un terzo Creep attualmente (2024) in lavorazione. La validità dell'operazione "mumblecore-horror" sta, in primo luogo, nell'aver affrontato lo stile foundfootage in modo ordinato, ovvero non fiaccato da riprese eccessivamente instabili ed emetiche. Quindi, a monte di alcuni jump-scares iniziali un po' infantili (ma che Josef sia un bambinone pericoloso lo si intuisce da subito) si va a costruire con la necessaria progressione l'inquietudine di Aaron preso in ostaggio psicologico da Josef, benché paia poco credibile l'eccessiva tolleranza di Aaron verso uno sconosciuto che si mostra più e più pericoloso. Non che in Creep succeda poi granché ma quel poco che succede è ordinatamente posto in un crescendo di disagio coinvolgente che non conosce cadute di tono, benché tutto il corso degli eventi sia, in effetti, prevedibile. La dimostrazione che è ancora possibile realizzare horror buoni con un budget striminzito. Non un must assoluto ma chi si interessa davvero di cinema dovrebbe buttarci un occhio.
TRIVIA
Patrick Brice (1983) dixit: "Mark aveva questa idea iniziale di fare un film completamente da solo e non è successo, così l'abbiamo presa e l'abbiamo trasformata nell'idea di Peachfuzz. All'epoca si chiamava Peachfuzz; siamo usciti e abbiamo girato Peachfuzz per cinque giorni nella casetta. Credo che il 50% di queste riprese siano ancora nel film. Pensavamo che sarebbe stato un film di relazioni interpersonali, una specie di black comedy. [...] Inoltre, detto tra noi, io e Mark, nel genere found-footage, avevamo visto solo the Blair witch project, quindi ci ha aiutato il fatto che [...] non sapessimo quali cliché esistevano già. Questo è stato uno dei settori in cui Jason Blum e l'intero team della Blumhouse Productions sono stati in grado di aiutarci ad eliminare quei cliché" (wegotthiscovered. com).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
Patrick Brice
Durata, fotografia
77', colore
Paese:
USA
2014
Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
