i Diabolici amori di Nosferatu
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Voto:
Vampiresco iberico con il succhiasangue meno inquietante e più impomatato di tutto il XX secolo: Paul Naschy. Lui vorrebbe far risorgere sua figlia, la Contessina Dracula, ma, per fare ciò, ha bisogno del sangue di una donna che lo ami di sua spontanea volontà; un po’ come la Bestia con Belle. Fra le varie avvenenti donne che trovano rifugio nell’ex manicomio del dottor Wendell Marlow (Nosferatu in disguise), la bella Karen (Haydée Politoff) sembra proprio essere quella giusta da vezzeggiare, all’inizio, e azzannare poi. Ma il Conte, frescone, se ne innamora, cosa che dà un afflato melò al tema. Tripudio di bellezze spagnole niente male che si trasformano in lussuriose vampire gementi, ma anche di un montaggio che, nella progressione, si fa più e più sconnesso, accompagnato da terribili effetti sonori. La scena più cruenta, quella dell’accettata in testa, viene propinata all’inizio e riproposta al rallenty ben cinque volte, per i più distratti. Se incappate nella versione per il mercato spagnolo dell’era franchista, scordatevi le tette.

Titolo originale
El gran amor del conde Drácula
Regista:
Javier Aguirre
Durata, fotografia
85', colore
Paese:
Spagna
1973
Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0