la Donna di picche

Voto:

Nel 1806 a San Pietroburgo, imperversa il demone del gioco. Il capitano Suvorin (Anton Walbrook) vorrebbe vincere al Faro - gioco simile al nostro Faraone - e viene a sapere che la contessa Ranevskaya (Edith Evans) ha venduto l'anima al Diavolo per conoscere il segreto che le consente di sbaragliare con le carte. Ossessionato, Suvorin entra in contatto con la vecchia contessa e finge un interesse romantico nei confronti della dama di compagnia Lizaveta (Yvonne Mitchell). Tramite quest'ultima, l'uomo accede alla camera della contessa che spaventa a morte, senza, però, ottenere l'informazione che desidera. Lo spirito della donna rivelerà, in una visione, il segreto al capitano che, sicuro del successo, patirà la vendetta della Ranevskaya.

LA RECE

Pellicola d'antan da recuperare senza indugio. La cifra melò e certe lentezze attese per un film degli anni '40 non sono d'impedimento a godersi un film oscuro e sinistro, con magistrali momenti di tensione.

Tratto dal romanzo "Pikovaya dama" (1843) di Alexander Pushkin, la Donna di picche di Dickinson non fu né la prima né l'ultima riduzione cinematografica di quel racconto ma ne è, con tutta probabilità, la migliore trasposizione cinematografica. Si tratta di un thriller straordinariamente oscuro e dalle atmosfere decadenti, il dramma morale di un uomo la cui insaziabile brama di denaro e successo lo spinge allo sfacelo. Il film ruota intorno alla ricerca spasmodica della combinazione vincente per poter sbaragliare al Faro anche se non manca il canonico sub-plot romantico. È proprio nella parte centrale del racconto, cioè nel momento in cui Suvorin riesce a entrare in contatto con Ranevskaya e la dolce Lizaveta, che il film si fa più lento e meno avvincente. In questa sezione, la storia prende una piega melò sicuramente più papabile per il pubblico di allora che per lo spettatore moderno. Ad avere pazienza, tuttavia, si perviene a un finale che, per quanto prevedibile, esplode in tutta la sua negatività, ed è difficile non trattenere il fiato nell'ultima folle partita di carte fra lo spiantato e ossessionato Suvorin, che si gioca vita e anima, e un agiato e spocchioso militare. Produttivamente, il film è molto ricco e sfoggia costumi e scenografie curate, oltre che, tecnicamente, una volontà di esasperare il fattore fantastico del racconto. Rispetto a ciò, basilare fu l'apporto fotografico di Otto Heller e del suo stile espressionista. L'attore Walbrook mette in scena un Suvorin affannato e quasi infantile nella sua volontà di successo. Non si tratta di un genio del male che opera lucidamente, piuttosto siamo di fronte a un esagitato che farebbe di tutto per raggiungere l'obiettivo: l'incontro con la contessa nella sua camera privata mostra lo squilibrio dell'uomo che prima prega in ginocchio piagnucolante e poi la minaccia puntandole una pistola alla testa. La Ranevskaya, dal canto suo, a motivo del costume indossato ricorda l'illustrazione della Duchessa di "Alice nel Paese delle Meraviglie" dipinta da John Tenniel. La regia di Dickinson è accorta e creativa; la fotografia, come detto, è superba e il film ha un buon tenore. Bella la sequenza che vede Suvorin acquistare il libro che lo metterà sulle tracce della contessa, mentre il libraio, nella migliore tradizione horror, sghignazza intimando che quel libro potrebbe portare al successo come alla morte. L'impressione personale è quella di una pellicola che, se vista da bambini, potrebbe rimanere impressa nella memoria come molto sinistra; qualcosa, però, mi dice che non esistono più bambini che guardino film degli anni 40 né genitori che li incentivino a farlo. Comunque, consigliato.

TRIVIA

Thorold Barron Dickinson (1903-1984) dixit: “È terribilmente difficile dirigere un film che non si vuole fare... Ecco perché ne ho fatti così pochi” (IMDb.com).

⟡ Dal medesimo scritto di Pushkin furono tratti molti altri film, ecco l'elenco: Pikovaya dama (1910), Pikovaya dama (1916), Pique dame (1918), Pique dame (1927), il Demone del gioco (1937), the Chevrolet tele-theatre: Queen of spades (1950), la Dame de pique (1958) per la tv, Pikovaya dama (1960), la Dame de pique (1965), Dama pikowa (1972) per la tv, Pique dame (1981) per la tv, Pikovaya dama (1982) per la tv, la Dame de pique (1987), Eti... tri vernye karty... (1988), Pique dame (1992) per la tv; the Queen of spades (1999) per la tv; Pique dame (2002) per la tv; la Dame de pique (2007) film tv; Pikovaia Dama (2011) film tv; Dama Pik (2016) e the Queen of spades (2017) entrambi dei corti. 

⟡ L'attrice Edith Evans iniziò la sua carriera ormai sessantenne proprio con il ruolo in questo film. Nata nel 1888, la Evans, precedentemente, era apparsa solo in tre film muti girati una trentina di anni prima: East Is East (1916); a Welsh singer (1915); Honeymoon for three (1915).

Titolo originale

The Queen of Spades

Regista:

Thorold Dickinson

Durata, fotografia

95', b/n

Paese:

UK

Anno

1949

Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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