il Dottor Jekyll e Mr. Hyde

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Voto:

Nella Londra vittoriana, il dottor Henry Jekyll (John Barrymore) è un medico idealista che aiuta i poveri. A una cena con George Carew (Brandon Hurst), padre della sua fidanzata Millicent (Martha Mansfield), Henry viene provocato dal primo circa il fatto che ogni uomo abbia un lato negativo. Jekyll, tornato in laboratorio, sviluppa una pozione che scatena il suo lato più istintivo. Assunto il nome di Edward Hyde, l'uomo andrà in giro per Londra a compiere azioni che il buon Jekyll non avrebbe approvato.

LA RECE

Non erano ancora gli anni per attendersi regie dinamiche e la resa attoriale, dunque, era centrale. Bravissimo, quindi, John Barrymore e curiosa la scena del ragno.

Il romanzo sulla dualità dello spirito umano, "Lo Strano Caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde" (1888) di Robert Louis Stevenson, esercitò un grande fascino sulla società perbenista d'inizio XX secolo: nell’arco dei 365 giorni del 1920 uscirono tre film tratti da quel racconto. Di quei tre, solo questo di Robertson è giunto fino ai nostri giorni. Il film, nel tempo, è stato un po' sopravvalutato dalla critica visto che il suo effettivo pregio è l'interpretazione di Barrymore (nonno di Drew), mentre la regia di Robertson risulta troppo statica, cosa tuttavia comprensibile per i tempi. La storia è così nota che difficilmente questo film del '20 può arrivare ai nostri giorni con la medesima freschezza che poteva avere ai tempi, oltre al fatto che un muto di '80 minuti è un'impresa che non tutti riescono ad affrontare. Se dovessi consigliare d'investire il proprio tempo nella visione di un Jekyll, più che questo tenderei a indirizzare lo spettatore verso l'omonimo del 1931 o quello del 1941 con la famosa trasformazione del volto di Spencer Tracy. La versione di Robertson ha il pregio di attenersi abbastanza fedelmente al racconto di Stevenson ponendo solo poche variazioni: sottolinea molto il lato buono di Jekyll, rimarca il personaggio della ballerina che incarna la lascivia (quindi il lato oscuro della personalità) e, in ultimo, aggiunge l'elemento catalizzatore del vizio rappresentato da George Carew che porta Jekyll verso il male, così come Lord Henry Wotton invitava al peccato Dorian Gray. La trasformazione da Jekyll ad Hyde ha, comprensibilmente, più a che fare con le espressioni del volto che con qualche particolare effetto speciale. Barrymore gigioneggia e, come avrebbe fatto Loy Chaney, cede al proprio volto tutta la responsabilità di veicolare l'orrore. Scena clou, quella del ragno gigante che sale sul letto: si tratta di un uomo vestito da aracnide ma l'effetto funziona molto bene e fa una certa impressione. Consigliato solo a chi sa tollerare il muto.

TRIVIA

⟡ Il romanzo di Stevenson è stato portato al cinema moltissime volte: dal 1908 al 1932 ci sono state 10 riduzioni cinematografiche di Jekill e Hyde. Anche Hulk può essere visto come una versione tecnologicamente avanzata dello stesso racconto. 

⟡ Nel 1971, la Killiam Films Inc. ha rilasciato una versione colorizzata del film accompagnata da uno score musicale realizzato con l'organo. Nel 1965, in Yugoslavia, fu distribuita un’altra versione colorizzata: le scene in esterna hanno tutte una tonalità verde, mentre quelle in interni sono color marrone. 

⟡ John Barrymore, che aveva il pollice verde, per arricchire la scenografia portò sul set molte delle piante che coltivava nella sua serra. 

⟡ Martha Mansfield morì nel 1923, a solo 24 anni, durante la lavorazione del film the Warrens of Virginia (1924) quando il suo vestito di scena prese fuoco e lei bruciò viva.

Titolo originale

Dr. Jekyll and Mr. Hyde

Regista:

John S. Robertson

Durata, fotografia

80', b/n muto

Paese:

USA

Anno

1920

Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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