Attore
L'elegante egoista - Dal palcoscenico di Broadway alla fama televisiva
Jack Cassidy, al secolo John Joseph Edward Cassidy, nasce il 5 marzo 1927 a New York, figlio di un ingegnere ferroviario di origini irlandesi e di una madre di origine tedesca. Questo mix etnico contribuirà a forgiare quella particolare eleganza cosmopolita che caratterizzerà tutta la sua carriera nella quale brillerà con una luce particolare: quella di un artista completo che seppe incarnare tanto la raffinatezza dell'attore di Broadway quanto l'ambiguità magnetica del villain televisivo che gli amanti del serial Colombo ben conoscono. La sua vita, conclusasi tragicamente a soli 49 anni nelle fiamme di un appartamento di West Hollywood, rappresenta l'esempio perfetto di come il talento possa convivere con la fragilità umana più estrema.
Gli anni Cinquanta vedono Cassidy costruire metodicamente la propria reputazione teatrale. Egli ottenne i primi ruoli da protagonista in Wish You Were Here (1952) e Sandhog (1954). È tuttavia con She Loves Me (1963-1964) che raggiunge l'apice della carriera teatrale. Quattro nomination ai Tony Awards lo collocano tra gli attori musicali più riconosciuti della sua generazione, mentre il Grammy Award del 1964 per l'album di "She Loves Me" testimonia anche le sue qualità vocali. La sua presenza scenica, descritta unanimemente come quella di un "elegante egoista urbano con spiccato senso del drammatico"; egli incarnava il lato vanesio e autoreferenziale della propria professione, con una naturalezza che rendeva i suoi personaggi simultaneamente affascinanti e detestabili.
La transizione dalla ribalta teatrale al piccolo schermo avviene negli anni Sessanta. Dopo la partecipazione al serial He & She (1967-68), che comunque gli vale una nomination agli Emmy come Miglior Attore Non Protagonista, è con le sue apparizioni nel serial Colombo che conquista l'immortalità televisiva. Tre episodi indimenticabili consacrano Cassidy come l'assassino per eccellenza della serie di Peter Falk: un Giallo da manuale (Murder by the Book, 1971), diretto da un giovane Steven Spielberg, in cui interpreta Ken Franklin, finto scrittore di gialli che elimina il talentuoso socio; un Killer venuto dal Vietnam (Publish or Perish, 1974), nei panni dello spregiudicato editore Riley Greenleaf; e l'Illusionista (Now You See Him, 1976), la sua ultima e forse migliore interpretazione come il mago Santini, ex guardia delle SS nascosta dietro l'identità di prestigiatore internazionale. Questi ruoli stabiliscono il template del perfetto antagonista del tenente Colombo valido per tutti i villain successivi della serie: sofisticato, arrogante, convinto della propria superiorità intellettuale. La chimica tra Cassidy e Falk è elettrizzante, fondata sul contrasto tra l'eleganza studiata del primo e la disarmante genuinità del secondo.
Capitolo 2: Dietro la maschera - Famiglia, identità e demoni privati
La vita privata di Jack Cassidy presenta sicuramente più ombre rispetto alla sua vita artistica. Due matrimoni segnano la sua esistenza: il primo con l'attrice Evelyn Ward (1948-1956), da cui nasce David Cassidy nel 1950, e il secondo con la cantante Shirley Jones (1956-1975), che gli dà tre figli: Shaun (1958), Patrick (1962) e Ryan (1966). La relazione fra il padre John e il figlio David, destinato a diventare l'icona giovanile del serial la Famiglia Partridge (1970-1974), è segnata dall'assenza e dalla negligenza emotiva. David riferì del dolore di un bambino costretto a competere per l'attenzione di un padre completamente assorbito dalla propria immagine pubblica. Paradossalmente, o forse no, tutti e quattro i figli seguiranno le orme paterne nel mondo dello spettacolo. L'identità sessuale di Cassidy aggiunge un ulteriore livello di complessità al personaggio. La bisessualità, confermata sia da David che da Shirley Jones nelle loro memorie, include una relazione documentata con Cole Porter, il leggendario compositore di Broadway. Jones rivelerà nelle sue memorie del 2013 di essere stata perfettamente consapevole degli affari del marito sia con uomini che con donne.
Gli anni Settanta vedono emergere in modo sempre più evidente i demoni interiori che tormentano Cassidy. Il disturbo bipolare, diagnosticato ufficialmente solo nel dicembre 1974 dopo un ricovero psichiatrico di 48 ore, si manifesta attraverso episodi sempre più eclatanti. Shirley Jones documenterà comportamenti allarmanti: Jack che innaffia nudo il giardino di casa in pieno giorno, o che si siede in un angolo della casa proclamandosi Cristo. A ciò si aggiunga l'abitudine all'alcol: David ricorderà di aver visto il padre consumare 15 scotch con soda in una sola sera, mentre l'abuso di anfetamine aggrava ulteriormente il quadro clinico, con il parallelo rifiuto di assumere regolarmente i farmaci prescritti.
Capitolo 3: L'ultima notte - Tragedia annunciata e l'eredità che resta
La sera dell'11 dicembre 1976, dopo aver invano tentato di convincere l'ex moglie Shirley Jones a raggiungerlo per un drink, esce con l'attrice Donna Theodore. La serata si rivela un disastro: i suoi sbalzi d'umore allarmano la compagna, che chiede di essere riportata a casa dopo averlo visto "correre selvaggiamente per il nightclub". Cassidy continua a bere solo per i locali di West Hollywood (questo ricorda una scena da lui recitata in Publish or Perish, 1974), cena da solo in un ristorante italiano, e fa ritorno al suo appartamento al quarto piano del 1221 North Kings Road pesantemente alterato. L'incendio che ucciderà Jack Cassidy inizia con la caduta di una sigaretta accesa sul divano, mentre Cassidy dorme profondamente. Le fiamme si propagano rapidamente nell'appartamento e nell'edificio. Il corpo di Cassidy viene ritrovato vicino alla porta d'ingresso, in posizione che suggerisce un disperato tentativo di fuga. Bruciato oltre ogni possibilità di riconoscimento, Jack può essere identificato solo tramite le impronte dentali e un anello di famiglia con lo stemma dei Cassidy. L'ironia della sorte vuole che nel 1965 Cassidy avesse interpretato, nella serie Alfred Hitchcock presenta (episodio The Pearl Necklace, 1961 - S6.E29) un personaggio che si libera di un cadavere incendiando un appartamento.
L'impatto della sua scomparsa sui figli fu complesso. David, già affermato con il serial citato in precedenza, svilupperà una relazione difficile con la fama che lo porterà a seguire le orme paterne anche nell'alcolismo, morendo di cirrosi epatica nel 2017. Shaun, all'epoca impegnato nel lancio della propria carriera con Nel tunnel dei misteri con Nancy Drew e gli Hardy Boys (1977-1979), porterà per sempre il peso di un padre che "non andò mai alle sue partite di baseball". Tutti e quattro i figli perpetueranno comunque l'eredità artistica familiare.
Le ceneri di Jack Cassidy, disperse nel Pacifico, simbolicamente restituiscono all'oceano un talento che si era fatto ponte tra l'età d'oro di Broadway e il dominio della televisione.
New York, USA, 5 marzo 1927
West Hollywood, California, USA, 11 dicembre 1976
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