Fantasma d'amore

Consigliato

Voto:

Nino Monti (Marcello Mastroianni), sobrio commercialista di Pavia, incontra casualmente sul tram una sua vecchia fiamma, Anna Brigatti (Romy Schneider). Nonostante la donna si mostri malconcia, l'incontro diviene un chiodo fisso nella mente di Nino che decide di ricontattare Anna. Cercando di ricostruire la vita della donna, l’uomo torna anche a riprovare il sentimento d'amore che aveva infiammato il suo cuore. Avverranno strani omicidi e sparizioni che sembrano legati alla antica storia d'amore di Nino e Anna.

LA RECE

Cult personale. Delicatissima ghost story romantica con interpreti straordinari, ivi compresa una Pavia di strepitosa ombra e nebbia.

Cultissimo personale, uno di quelli da portare sull’isola deserta. Tratto dall'omonimo romanzo di Mino Milani che, rispetto al film, ha una maggior sottolineatura metafisica e di sinistra predestinazione, il lavoro di Risi è una pellicola perfetta da godersi in un uggioso pomeriggio autunnale così da farla risuonare con le nebbiose atmosfere pavesi. Elegante, sotto tono, romantico e profondamente inquietante, Fantasma d'amore è il quarantesimo film del regista milanese che scelse come interpreti Mastroianni, nei panni di un mogio commercialista, e Romy Schneider nel ruolo di un sentimento che viene dal passato. L'amore impossibile, e più forte della morte, si contrappone a una Pavia grigia e alla vita rutinaria vita di Nino Monti e di sua moglie, fredda, formale, legata alla Chiesa. I brevi e limitatissimi momenti di sangue e di paura non fanno che accrescere il fascino di questa pellicola che sta in bilico fra ghost-story, gotico moderno e dramma sentimentale. Inutile dire che i due attori fanno uno splendido lavoro anche se alcuni critici hanno definito il loro utilizzo in questo film come sprecato; non è affatto vero, tantopiù che le vicissitudini biografiche della Schneider non fanno che aggiungere spessore al film e rendono ancor più drammatico il personaggio di Anna Brigatti. Le musiche di Riz Ortolani, eseguite dal clarinettista Benny Goodman, sottolineano sommessamente lo svolgimento dei fatti con un tema musicale piacevolmente melanconico, mentre la fotografia di Tonino Delli Colli incornicia il tutto in toni desaturati perfettamente in tema col soggetto del racconto. Trasmesso raramente dalle tv e a orari improbabili, Fantasma d'amore è un film, ora accessibilissimo in streaming, che da anni consiglio appassionatamente, costituendo una validissima alternativa a film romantici ben più noti; interessante, soprattutto, per coloro che hanno vissuto l'esperienza di un amore andato perduto nel proprio passato al di là della propria volontà e solo per una stupida somma di coincidenze volute dal destino. Voto inesatto e del tutto viscerale. Consigliata anche la lettura del romanzo.

TRIVIA

Dino Risi (1916-2008) dixit: “Cineasta per caso. Incontro Lattuada che fa l'aiuto a Mario Soldati. Serviva un assistente, “vieni tu”, mi fa. Mi ritrovai nel set di Piccolo mondo antico. Di Alida Valli me ne innamorai subito, ricambiato. Uno spiantato senza arte né parte come me, erano tutti incazzati a partire da Mario Soldati che era pazzo di Alida. Una sera mentre stavamo in intimità ad ascoltare Frank Sinatra vediamo uscire del fumo da un tappeto arrotolato. Era Soldati che si era nascosto nel tappeto per spiarci. "Non capisco come sono finito qua dentro", urlò. Soldati non parlava, urlava. Alida la presentai a mia madre a Milano, poi l'accompagnai al treno. “Ti chiamo domani”, mi disse. L'ho rivista dopo trent'anni. […] Non so fare niente. Il cinema mi ha salvato, il successo immeritato, le donne. Non so nemmeno girare bene, mio figlio Marco, lui sì gira bene. Non oso dirlo nemmeno a me stesso ma mi considero un cretino” (lastampa.it).

⟡ La vita della Schneider, che venne eletta “la donna più bella della Germania di tutti i tempi”, non fu lieta, tanto da farle guadagnare il soprannome "Miss Worried", Preoccupata. Il primo marito, Harry Meyen, si suicidò nel 1978. Lei iniziò a fare uso di droghe e alcol. Nel 1981, il figlio avuto con Meyen rimase, per una mera fatalità, impalato a una cancellata con un punzone penetratogli nel collo. Per la Schneider fu il colpo di grazia: tentò ripetutamente di suicidarsi ma non ci riuscì fino al 29 maggio 1982, quando venne trovata morta, si dice, per un attacco cardiaco. Si suppone, invece, che la morte sia avvenuta per un'overdose di sonniferi. Aveva 44 anni.

Regista:

Dino Risi

Durata, fotografia

96', colore

Paese:

Italia, Francia, RFT

Anno

1981

Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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