Fantom Kiler

Voto:

Un fantomatico killer, che non lascia traccia e si crede l'angelo della morte, ha gioco facile se alcune pornostar vagano nude per i boschi: lui le massacra ma non le stupra perché è la vendetta che cerca. Chi potrà fermarlo? Non è difficile intuirlo, ci sono solo due interpreti maschi e uno è il commissario.

LA RECE

Terribile tentativo di realizzare un porno-horror maledetto. Ai tempi, a livello underground, qualcuno ne parlò. Oggi ce lo siamo dimenticati tutti. Giustamente. Sconsigliato.

Un po’ di storia. Si dice che Fantom kiler sia stato girato in Polonia: non è vero. È stato girato nel Regno Unito, per la precisione a Stoke Newington, dall’inglesissimo Trevor Barley, il quale ha girato il film in DV (Digita Video), l'ha montato col PC e poi s’è recato da un amico operatore in una tivù locale per farne delle copie VHS. Allora cosa c'entra la Polonia? Qualcuno dice che Barley abbia fatto passare il film come polacco per evitare guai con la censura ma la verità è che la sua fidanzata dei tempi era polacca e lui andava a trovarla in Polonia. Lì, perciò, avrebbe girato alcune esterne. Poi, in patria, avrebbe ingaggiato alcune pornoattrici (e altre no) procedendo al doppiaggio in polacco. La prima volta che la gente sentì parlare del film fu in un articolo apparso sulla rivista “Sinerama” diretta, guarda caso, dal buon vecchio Trevor. Il gioco è fatto. Ecco come un filmetto da quattro soldi si fece una nomea immeritata. Quando si parla di Fantom Kiler, infatti, si tratta di gag comiche pietose, scene noiosissime con donne siliconate che vagano nude per i boschi (cosa peraltro assolutamente anormale), dialoghi squinternati, location miserrime e sequenze insensate. Un esempio. Una ragazza viene assunta per le pulizie della stazione. Entra nell'ufficio per incontrare il capo coi baffi finti interpretato dal fratello di Barley. Salta fuori che la donna, grazie allo sport, ha glutei e cosce davvero sode. Bene. Lei ci tiene a insegnare al suo capo alcuni esercizi per rassodarsi e, ovviamente, si deve denudare per eseguire al meglio i movimenti che consistono in flessioni sulle gambe. Il capo ci prova ma gli scappa una scoreggia. E già qui… La donna, quindi, inspiegabilmente, si mette a parlare del mito di Re Artù e della spada nella roccia: deve assolutamente illustrare la storia con un esempio: si mette a pecora sul tavolo, il capo unge un mestolo e glielo infila nel sedere. Il gioco sta nell’estrarre il mestolo da dove si trova entro 60 secondi mentre la donna contrae il suo tonicissimo sfintere trattenendo il mestolo, cosa ostica per il debolissimo uomo che si sforza tirando dalla propria parte. Lui estrae, cade spossato dallo sforzo immane, lei gli si avvicina e dice: "Oh, il mio Artù!". Ora avete una misura. Assurde le lamentele di qualcuno che giudicava questo film come troppo violento e diretto a qualche serial killer in erba. Fantom Kiler è, fuor di metafora, una cazzata terribile e innocua che si può salvare dal disastro completo solo per qualche guizzo alla fotografia: bella l'immagine della ragazza morta nella palude a inizio film. Insipido sia come horror sia come porno, dato che, in pratica, non si vede nulla. Se mai avesse voluto essere una pellicola morbosa, fallisce a causa della pochezza delle trovate e della comicità decerebrata. Riesce ad essere bizzarro, questo sì. Sconsigliato a grandi e piccini. Tuttavia, chi volesse approfondire si prepari anche ai seguiti: Fantom kiler 2 (1999), Fantom kiler 3 (2003), Fantom kiler 4 (2008), nonché una sorta di remake Fantom seducer 1 (2005). Io mi chiamo fuori. Un punto è più che sufficiente.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Fast rating

etichetta di valutazione veloce del sito exxagon per i film giudicati di pessimo livello

Titolo originale

Id.

Regista:

Roman Nowicki [Trevor Barley]

Durata, fotografia

83', colore

Paese:

UK

Anno

1998

Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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