Frankenstein’s army
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Voto:
Un manipolo di soldati russi, al termine della Seconda Guerra Mondiale, penetra in territorio tedesco e scopre un laboratorio segreto, gestito dal mattissimo nipote di Frankenstein (Karel Roden), nel quale sono stati costruiti combattenti mostruosi. Non troppo diversamente dalle creazioni biomeccaniche contro le quali scaricare migliaia di proiettili nel videogioco Wolfenstein - The New Order e seguiti, l’olandese Raaphorst lascia un gruppo di soldati russi alle prese con l’orrore di creature di un buon potenziale inquietante. Poco ispirata, invece, la storia che traccheggia nella prima parte in vista dell’arrivo nel luogo degli orrori. La novità sarebbe il mescolare guerra mondiale, horror e il moderno cinema con riprese a mano documentate da un soldato che deve filmare tutto secondo le logiche del found-footage, cosa, in effetti, un po’ pazzesca pensando alle cineprese di quei tempi. A volere le registrazioni, quelli del Soviet che gradirebbe anche importare la scienza del folle Viktor, il quale, invece, è più interessato a creare orsacchiotti con testa di donna o mostri che hanno cervelli composti da un emisfero comunista e uno nazista, con spolverata di stile steampunk. In altre mani, o con altro budget, Frankenstein’s army poteva diventare qualcosa di maggiormente oscuro o forse più inquietante. Così com’è, il pur originale film dell’olandese si limita ad offrire uno svago dato dall’inusualità dei mostri. Però, per curiosi va bene.

Titolo originale
Id.
Regista:
Richard Raaphorst
Durata, fotografia
84', colore
Paese:
Olanda, USA, Repubblica Ceca
2013
Scritto da Exxagon nell'anno 2023; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0