il Giorno della Bestia

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Voto:

Satanic-movie ironico per un de la Iglesias agli esordi che si mostra gran conoscitore delle procedure di evocazione del Maligno ma, contemporaneamente, rimpinza la pellicola di situazioni e soggetti decisamente spassosi sui quali svettano il metallaro José Maria (l’esordiente Santiago Segura) e il nonno di quest’ultimo che si aggira per casa nudo e strafatto di acidi. La storia vede un prete (Alex Angulo) che, studiata perbenino l’Apocalisse, è certo essa debba avvenire la notte di Natale a Madrid; per uccidere l’Anticristo, il don deve ingannare il Diavolo comportandosi malissimo (così da fargli credere di essere dalla sua parte) e farsi aiutare nei rituali dal mago cialtrone Cavan (Armando De Razza). A causa dell’azione rutilante, della comicità, di un finale con effettistica non esaltante e della presenza non proprio eccellente della Cucinotta, di Gianni Ippoliti e del romanissimo De Razza (però valido nella parte) si rischia di perdere la morale del film: padre Cura è in trepidante attesa di una malvagità apocalittica ma le strade di Madrid sono già intasate dal Male, e tutti i perso-naggi, in primis i tre simpatici protagonisti, ne sono evidente riflesso. Pellicola leggera ma non sciocca da guardare in double-bill con un successivo lavoro di de la Iglesia: le Streghe son tornate (2013).


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Titolo originale

El día de la bestia

Regista:

Álex de la Iglesia

Durata, fotografia

103', colore

Paese:

Spagna

Anno

1995

Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0