un Giorno di terrore

Voto:

Mrs. Cornelia Hilyard (Olivia de Havilland), salutato l’amatissimo figlio Malcolm (William Swan) che si reca fuori città, rimane intrappolata in un ascensore domestico che lei utilizza come supporto ai suoi limiti di deambulazione. Imprigionata, la donna cercherà inutilmente di chiedere soccorso mentre casa sua viene presa d’assalto, prima da due disperati, quindi da un terzetto di pericolosi criminali capeggiati dal duro Randall (James Caan).

LA RECE

Misconosciuto film del misconosciuto sottogenere detto geriatric thriller. Qui si inaugura anche l'home-invasion. De Havilland livello alto. Recuperiamolo.

Considerato un film minore e ora pochissimo visto, se non dimenticato, un Girono di terrore patisce una sorte impietosa e ingiusta che ebbe origine fin dalla sua comparsa nelle sale: in UK, il film non ricevette il rating di censura e questo portò a un ban durato fino al 1967 per poi essere attaccato dai critici con conseguente scarsi passaggi televisivi. Geriatric-horror, anche se di horror c’è ben poco secondo gli odierni canoni, Lady in a Cage nacque in accoppiata con Piano... piano, dolce Carlotta (1964), pellicole che avrebbero dovuto vedere come protagonista Joan Crawford e che, invece, furono cedute alla presenza di Olivia de Havilland. La pellicola di Grauman, che poi sfortunatamente si dedicherà quasi solo alla tv, si mostra interessante fin dai titoli di testa, aprendosi, poi, ad un mondo abitato da gente moralmente questionabile, sia che si tratti dei protagonisti, sia dei semplici passanti che non aiutano e tirano dritto per la loro strada. Cinico fino all’osso, un Giorno di terrore è una metafora neppure troppo velata del castigo (l’ascensore gogna) di una madre dalle pulsioni incestuose che porta il figlio alla fragilità psichica e alla fuga, e quest’ultimo torna simbolicamente a perseguitarla nella figura di un criminale omicida impersonato con energia (pure troppa) da un esordiente James Caan che modellò la sua performance su quella del Marlon Brando in un Tram che si chiama Desiderio (1951). Non è un caso che l’antisociale Randall finisca acciecato con gli spilloni proprio come Edipo. Benché danneggiato dall’overacting di buona parte del cast e da qualche strana dimenticanza nel plot (che fine fa la prostituta Sade chiusa nell’armadio?), un Giorno di terrore anticipa, e di molto, la corrente home-invasion e sadismi connessi (si pensi ad Arancia meccanica, 1971) e si arricchisce di un cinico discorso sullo scontro fra classi sociali, del compiacimento degli psicopatici per la loro natura, e di qualche tocco splatter sul finale. Poi, ovvio, c’è il grande, grandissimo mestiere della de Havilland. Film datato, sì, ma senza cadute di tono che merita recupero e rivalutazione; mezzo punto in più esortativo.

TRIVIA

⟡ In realtà, James Caan, dopo una serie di apparizioni in prodotti televisivi, era già apparso in un lungo metraggio ma in un ruolo di contorno e senza neppure essere accreditato: fu il soldato con la radio in Irma la dolce (1963).

Titolo originale

Lady in a Cage

Regista:

Walter Grauman

Durata, fotografia

94', b/n

Paese:

USA

Anno

1964

Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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