Heavy Metal
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Voto:
Una sfera verde spaziale, che incarna il Male assoluto, terrorizza una ragazzina raccontandole una serie di storie nelle quali la sfera stessa influenza l’agire di varie persone in ambienti futuribili.
LA RECE
Grezzo, sperimentale, trasgressivo, d'animazione. Premesse per diventare un cult ma così non è stato perché il risultato è poco omogeneo e la trasgressione non basta a sé stessa.
Strano esperimento d’animazione, ispirato alla rivista Metal Hurlant e alle storie in essa contenute, che trovò il coraggio di finire su pellicola per sfruttare l’hype legato a Guerre stellari (1977) con tanto di nomi importanti (o che lo sarebbero diventati) connessi al progetto: Ivan Reitman come produttore, Dan O’Bannon come sceneggiatore, Moebius come illustratore e John Bruno poi art director della Industrial Light and Magic. La particolarità di Heavy metal è che il suo aspetto, grezzo, violento e sessuale, non solo lo rende inadatto a un pubblico di bimbi ma, se poteva farlo risultare troppo avanti sui tempi quando venne prodotto, ora sembra renderlo un oggetto di antiquariato, ovviamente quel genere di anticaglia che si può trovare in un wunderkammer. Dopo anni di blocco della distribuzione home-video per una serie di casini legati ai diritti musicali e, quindi, cambio dello score, Heavy metal può tornare a farsi moderatamente apprezzare per quel minestrone che è di fantascientifico, epico-erotico alla Conan il Barbaro (perciò Goreano), crime, commedia e horror. Il titolo, tuttavia, è fuorviante perché di metal eccellente non se ne sente e si viene abbandonati a storie poco interessanti sulla quale emerge, per equilibrata commistione dei vari registri, “Harry Canyon” col taxista del XXI secolo: un po’ noir e un bel po’ erotico. Interessante pure il personaggio di Taarna dell’ultimo e omonimo episodio che fa anche da icona in locandina. Una volta era un cult, ora lo si sta abbandonando: Heavy metal non merita il dimenticatoio ma è difficile che lo si voglia vedere più di una volta. Comunque preferibile al tardo sequel Heavy metal 2000 (2000).
TRIVIA
⟡ Nella sua lunga carriera, Gerald Potterton non solo ha lavorato con Buster Keaton ma è stato anche l’illustratore del video dei Beatles “Yellow Submarine”.
Titolo originale
Id.
Regista:
Gerald Potterton, John Bruno, John Halas, Julian Harris, Jimmy T. Murakami, Barrie Nelson, Paul Sabella, Jack Stokes, Pino Van Lamsweerde, Harold Whitaker
Durata, fotografia
86', colore
Paese:
Canada
1981
Animazione, Fantasy, Sci-Fi, Erotico, Comedy, Portmanteau, Azione, Crime, Weird
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
