Housebound
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Voto:
Non ovvia rilettura dramedy del topos della casa infestata da una presenza fantasmatica che ha conoscenza di un passato losco. Kylie (Morgana O’Reilly) è tossica e criminale: al suo ennesimo inciampo legale, viene condannata a 8 mesi di arresti domiciliari in casa di mamma Miriam (Rima Te Wiata), una casa che nasconde segreti capaci di spiegare tanto del passato turbolento di Kylie. Come se fossimo in un horror britannico del nuovo corso, si sceglie di fare di una turpe storia di pedosadismo, un gioco di battute ironiche abitato da personaggi grotteschi, come il poliziotto appassionato di ricerche ectoplasmatiche. Azzeccati gli interpreti, il ribaltamento delle aspettative, e ben equilibrato il gioco fra orrore ed ironia, con qualche contrappunto di sana paura e, nel finale, schizzi di sangue. Un po’ lunghetto il minutaggio, Housebound patisce un avvio non entusiasmante ma poi guadagna ritmo nella progressione. Comunque, piace più ai connoisseur dell’horror che al mainstream.

Titolo originale
Id.
Regista:
Gerard Johnstone
Durata, fotografia
107', colore
Paese:
Nuova Zelanda
2014
Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0