Inside - À l'Intérieur

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Voto:

Un incidente automobilistico trasforma la gravida Sarah (Alysson Paradis) in vedova ma, almeno, il feto è vivo. A casa di Sarah, a un passo dal parto, si presenta una donna di nero vestita (Beatrice Dalle) il cui unico intento pare quello di aprire la pancia della giovane.

LA RECE

Interessante lo scontro spietato tra donne che corrono sul perimetro di uno stretto cerchio il cui centro è la gravidanza.

Sorta di slasher atipico, o forse meglio sarebbe dire body-horror o meglio ancora home-invasion, in bilico fra lo splatter compiaciuto e l'oscura lotta per la sopravvivenza/maternità fra donne su un ring che è la casa, ovvero, secondo la lettura psicanalitica, l'utero, la donna stessa e, in senso lato, la famiglia. A dirla tutta non è il film che sta in bilico, piuttosto è lo spettatore a dover stare su una gamba sola per tutta la visione: a mettere entrambi i piedi per terra ci si potrebbe rendere conto delle falle nella sceneggiatura e del fatto che, dietro un vestito un po' più elegante del solito, À l'intérieur è l'ennesimo film che va a ingrossare le fila delle moderne pellicole il cui fulcro è la distruzione del corpo umano. Plus del film di Bustillo-Maury: l’inusuale tema della maternità, l'intoccabilità del neonato come oggetto da inserire nell'horror, un ambo di attrici di qualità. E non è poco. La Paradis è la primal & final-girl di turno, tenera e buona per il suo stesso status di gravida, la quale dovrà sopravvivere a una sorta di doppelgänger che, per non confondersi, è vestito di nero già a definire visivamente la sua natura inferica. La Dalle, brava e bruttina, è il Jason Voorhees di turno che agisce in un luogo e in un tempo limitato eliminando coloro che si mettono in mezzo fino alla resa dei conti. Il gioco al massacro, però, non è così semplice. Le due donne sono molto più simili di quanto possa far supporre il loro aspetto. La locandina rende bene l'idea di queste due regine, una di cuori e l'altra di picche, che si trafiggono, si deturpano, si odiano, si sfuggono e, al termine, si riconoscono per poi annichilirsi. Il finale del film non rende degna conclusione a tale nemesi e opta per una vincitrice specifica che, però, è difficile definire davvero vittoriosa. All'interno della grande casa-utero, il combattimento fra Bene e Male, Eva e Lilith, incolla allo schermo anche perché, data la discutibile scelta d'illuminazione d'ambiente, occorre aguzzare la vista per seguire i movimenti delle protagoniste. Di fatto, il film avrebbe potuto funzionare bene senza il tripudio di violenza fisica e distruzione anatomica che mostra ma di certo si sarebbe trattato di un'altra pellicola. Bustillo e Maury vogliono indiscutibilmente farci sapere che questo horror, che parte dall'interno del corpo, si deve risolvere in maniera viscerale. Via, allora, con le esplosioni craniche, con le forbici piantate nelle mani, con i volti ustionati fino al gran finale che propone il piatto forte tanto desiderato dal gorehound. Ogni mattanza, comunque, è stata già mostrata altrove così come il personaggio del killer e dell'eroina. Di davvero interessante c'è lo scontro spietato tra donne che corrono sul perimetro di uno stretto cerchio il cui centro è la gravidanza; non è male neppure la donna come killer violento benché non sia una novità. Buonissimo il montaggio che è stretto come la location, valido lo score musicale minimal ed elettronico; pregevolissimi gli effetti speciali, digitali e protesici. Stando su una gamba sola, À l'intérieur offre più di un pugno nello stomaco, la tensione è molta, è facile immedesimarsi e parteggiare per la regina bianca e desiderare di sferrare un colpo secco alla donna di picche. Per rodati.

TRIVIA

Julien Maury (1978) dixit: “No, girare film ai nostri giorni non è più come quando si giravano negli anni Settanta. Siamo stati molto gentili con gli attori e le attrici!” (thehollywoodnews.com)

Titolo originale

À l'Intérieur

Regista:

Alexandre Bustillo, Julien Maury

Durata, fotografia

83', colore

Paese:

Francia

Anno

2007

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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