the Invitation
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Voto:
Crossover tematico fra il dramma umano e l’orrore psicosociale. L’idea è quella di una cena-carnage polanskiana alla quale partecipano diversi amici con il protagonista Will (Logan Marshall-Green) - in odore di Tom Hardy - che non ha ancora metabolizzato la morte del figlio. Per tirarsi la zappa sui piedi, Will accetta l’invito alla serata gaudente da parte della ex madre che si è rifatta una vita agiata sulle colline losangeline con un neo-marito che marca male. Kusama muove bene la cinepresa nell’ambiente stretto ma, sfortunatamente, anticipa troppo l’inghippo che renderà un incubo la serata dei compagnoni. Pur nella prevedibilità conseguente alla fretta della sceneggiatura, si riesce a capire che tutti, in quella casa, hanno le loro belle beghe psicologiche tipo Compagni di scuola (1988) o il Grande freddo (1983)... per gli WASP; non che nel film di Verdone le cose si mettessero meglio, però, qui, vanno davvero male. Il finale non è un colpo di scena ma ha una sua carica paranoidea e apocalittica apprezzabile. Incubo elegante, un poco mumblecore, che può piacere un po’ a tutti ma non a quelli che bramano dinamismi.

Titolo originale
Id.
Regista:
Karyn Kusama
Durata, fotografia
100', colore
Paese:
USA
2015
Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0