Neon maniacs
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Voto:
Operazione delirio prodotta con gravi difficoltà finanziarie, messa in mano a tale Mangine, classe 1933, che di film ne ha girati due di numero e il precedente era di diciotto anni prima. Le continue riscritture in sceneggiatura dovute ai blocchi di produzione hanno portato il soggetto al marasma: in una San Francisco dominata dalla violenza, un gruppo di mostri vive sotto il Golden Gate e fa sortite per ammazzare giovani di belle speranze. Perché? Non si sa. Ma chi sono ‘sti mostri? Boh. Natalie (Leilani Sarelle), sopravvissuta a un raid dei cenobiti - un po’ li ricordano - dovrà tornare ad affrontarli durante una festa; li si uccide con l’acqua. Film pessimissimo che, per la sua pochezza, diventa cult negli USA. In realtà c’è di peggio ma è innegabile che Neon maniacs sia un enorme sperpero di tempo. Qualificata al pelo l’atmosfera anni ’80, ivi comprese le sequenze musicali tipiche del tempo, un tocco di erotismo e una certa cura nell’effettistica old school. Più che carucce Amber Denyse Austin e la Sarelle ma uno non può guardare un film intero solo per un bel sorriso, a meno che non si tratti di quello di Ana de Armas o di Gal Gadot.

Titolo originale
Id.
Regista:
Joseph Mangine
Durata, fotografia
91', colore
Paese:
USA
1985
Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0