Obitorio

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Voto:

Lo psichiatra Parson viene ucciso da una mano misteriosa ma la sua morte viene registrata come accidentale. Sua figlia Christie (Mary McDonough), però, scossa da incubi e sonnambulismo, è certa che il padre sia stato ucciso con la complicità della madre Eve (Lynda Day George) che adesso partecipa a strani riti esoterici capeggiati da Mr. Andrews (Christopher George), padrone dell’obitorio locale assistito dal timido figlio Paul (Bill Paxton). Il ragazzo di Christie, Josh (Denis Mandel), che nell’obitorio ha visto sparire l’amico Greg, si trova ora a inseguire e ad essere inseguito da un misterioso killer.

LA RECE

Slasher e necrofilia da seconda serata, con qualche buona freccia all'arco ma utilizzata maluccio nel complesso. Poco noto era e poco noto rimane.

Misconosciuto horror da cesto dei film invenduti, diretto dall’iracheno-statunitense Avedis (1927-2017), regista già lui poco noto, scritto da questi e da sua moglie, la tedesca Marlene Schmidt che prima fu ingegnere elettronico ben pagato e, poi, nel 1961, accortasi di essere non poco bella, vinse Miss Universo. Cosa interessante, quest’ultima, più di Obitorio, pedestre horror un po’ slasher e un po’ mystery che mette mano a diverse suggestioni (necrofilia, esoterismo, erotismo) non riuscendo però bene in nessuno dei campi toccati. Il cast opaco non aiuta ad esaltare una storia che vorrebbe dire troppo pur non avendone le capacità né, con tutta evidenza, i mezzi, pur godendo di location di una certa potenzialità quale può essere un obitorio nel quale, chissà perché, si stoccano anche pneumatici. Ad alcune sequenze si riconosce una qualche efficacia, quali quelle connesse alle prime apparizioni del killer che, si noti, uccide usando un’enorme ago-cannula di quelle utili per aspirare il sangue e altri liquidi ai cadaveri e sostituirlo con il liquido d’imbalsamazione, o almeno così mi pare di aver capito. Ben desto il fattore exploitation, dato che, nella stanza mortuaria, transitano belle decedute a seno nudo e, in un nudo integrale, anche la protagonista Christine tuttavia controfigurata da qualcuna che ha i capelli di un castano decisamente diverso. Il giovane Bill Paxton, l’unico degli attori che avrà un futuro, veste con convinzione i panni del figlio impazzito per aver avuto una madre psichiatrica chiusa in manicomio, e si prende cura dei corpi femminili lavandoli con tutta la perizia che serve allo spettatore per goderne le algide grazie. Tutta la sonnacchiosità dell’operazione precipita in un finale un po’ bizzarro, e forse pure piacevole, in cui il killer s’appresta a sposare Christine attorniato da morti precedentemente imbalsamati che fanno da testimoni, non prima di aver diretto, da pazzo qual è, un’orchestra sinfonica invisibile; ovviamente, il folle avrà la peggio ma il film piazza il colpo di coda finale con un’ultimissima sequenza inattesa che, tuttavia, non può salvare una produzione che ha mancato di ampia misura l’occasione di fare buon cinema.

TRIVIA

⟡ Nel 1983, l’attore Christopher George era sposato con Lynda Day George, la quale, nel film, grazie a un lezioso “nightgown” ci mostra generosamente un abbondante seno rilassato. Sfortunatamente, proprio il 1983 fu l’anno della morte di Christopher, atterrato da un infarto cardiaco; Obitorio fu, quindi, l’ultimo film dell’attore. Il decesso del marito portò sostanzialmente a termine anche la carriera dell’attrice, chiusasi ufficialmente nel 2002. Nel 1990, Lynda Day convolò a terze nozze (George era il secondo marito) con il piccolo produttore Doug Cronin e seppellirà anche lui nel 2010.

Titolo originale

Mortuary

Regista:

Howard Avedis

Durata, fotografia

101', colore

Paese:

USA

Anno

1983

Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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