Radius

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Voto:

Uno di quei low-budget che lasciano intendere che le buone idee, seppur non supportate da grandi mezzi, possano portare un film ad un decoroso traguardo; nel caso di Radius, però, non premiato dagli incassi. Male, perché la storia di Liam (Diego Klattenhoff) e Jane (Charlotte Sullivan) che si ritrovano amnesici e devono riscostruire le proprie vite, ha un buon ritmo ed è intrigante. Perdipiù, come in un episodio di Ai confini della realtà, Liam causa involontariamente la morte di tutti coloro che entrano in contatto con lui nel raggio di qualche metro; solo la ravvicinata presenza della donna blocca questo mortifero potere. Ma nel passato dei due c’è di più, e di peggio, e le persone che cadono come mosche intorno a Liam, con gli occhi vitrei come fossero annegati, sono un indizio. Doloroso percorso di espiazione e redenzione per i due protagonisti e, a forzare un poco la mano interpretativa, si potrebbe anche leggere Radius come la metafora di alcune relazioni affettive malate e le conseguenze di esse tutte intorno. Bene anche senza scavare, comunque.


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Fast rating

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Titolo originale

Id.

Regista:

Caroline Labrèche, Steeve Léonard

Durata, fotografia

93', colore

Paese:

Canada

Anno

2017

Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0