Screamers

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Voto:

Anno 2078. Sul pianeta 6B, i minatori di berynium si rivoltano contro la NEB dopo che si scopre che il minerale è radioattivo. Segue una guerra tra le due fazioni e l'alleanza dei minatori crea dei robot, gli screamers, i quali, nascosti nella sabbia, attaccano tutti coloro che non abbiano un identificativo dell'Alleanza. La NEB vorrebbe una tregua ma potrebbe essere una trappola. Joe Hendricksson (Peter Weller), uno dei capi dell'alleanza, parte per la sede NEB ad indagare. Dopo aver recuperato due soldati NEB e la bella Ace Jefferson (Andrew Lauer), Joe scopre che gli screamers hanno imparato a costruire androidi indistinguibili dagli umani.

LA RECE

Un'inquietante distopia fantascientifica nella quale robot sotterranei autoreplicanti diventano la nemesi dell'umanità. Peter Weller cammina sul filo fra uomo e macchina, spazio che si dissolve pericolosamente. Ficcante esplorazione della paranoia che, però, soffre per un budget limitato. Resta intatta la potente riflessione dickiana sull'inevitabile evoluzione della IA e il superamento dell'intelligenza umana che l'ha creata.

Tratto dal breve racconto "Second Variety" (1953) di Philip K. Dick e adattato per il cinema fin dal 1981 da Dan O' Bannon, soggettista e sceneggiatore che ha sviluppato negli anni un suo personale modo di rileggere la fantascienza con taglio cinico che ha dato notevoli frutti sul grande schermo (Dark star, 1974; Alien, 1979; Tuono blu, 1983; Space vampires, 1985; Atto di forza, 1990). Benché Screamers non abbia lasciato un profondo segno in ambito fantahorror, nondimeno si distingue in positivo dalla maggior parte dei consimili. O' Bannon e il collaboratore Tejada-Flores rimangono abbastanza fedeli al racconto di Dick cambiando solo location, nel libro si è sulla Luna, e le fazioni in lotta che per Dick erano i russi e gli americani. Per il resto, la storia del film prende il tempo necessario per descrivere le traversie politico-militari che hanno visto contrapporsi le fazioni, la situazione sul pianeta 6B e il perché della presenza degli screamers, macchine sibilanti ed ipogee dotate di terribili lame rotanti che tagliano arti e testa ai malcapitati in carne ed ossa. Il viaggio dei protagonisti attraverso un territorio postindustriale, inframezzato dalle visioni aliene e alienate di un territorio nevoso (era Montreal), viene realizzato con cura, e i vari panorami desertici e diroccati, nonché la costante minaccia sotterranea degli screamers, va perfettamente a braccetto con la tipica paranoia dickiana che si estrinseca nel fatto che il protagonista Joe non potrà mai sapere di chi potersi fidare davvero, aumentando così il potere alienante dell'ambiente. Con l'entrata dei personaggi nel quartier generale NEB, si comincerà a respirare aria di Alien fra macchine che ricordano l'anatomia dello xenomorfo e ambienti costretti sbuffanti di tubature. Il problema, tuttavia, non è la derivatività. Il lato debole di Screamers è che il film non sembra arrivare mai, e in effetti non lo fa, a un climax che porti almeno a una rivelazione riguardante i robot. Dopo una buonissima prima metà, Screamers lascia troppi interrogativi aperti giovandosi solo dell'effetto sorpresa di una certa rivelazione finale che è bene non dire. Tutto si gioca sulle atmosfere e sulla paranoia dell'umano che non sa più distinguere la vera natura di coloro che ha al proprio fianco: lo sviluppo dei personaggi, anche del protagonista, non è rimarcata né, ahimè, si pone l'accento su ciò che vi è di più affascinante, ovvero la nascita di una nuova forma di vita, in questo caso meccanica. Pur con questi limiti, Duguay, al suo secondo lungometraggio, realizza quello che, tuttora, è il suo miglior film, visto anche il ripiegarsi sulle produzioni tivù. Screamers è un fantahorror di valido intrattenimento diretto con mano sicura e con ottimi effetti speciali, tranne quando ci si butta sul digitale ai tempi ancora acerbo. Perfetto per il ruolo Peter Weller (Robocop, 1987) che esprime la ruvidezza dell'uomo disilluso, lasciato a morire su un pianeta morente, che sa ancora cosa possa essere l'amore; la sua brevissima storia con Ace s'inserisce senza superflue romanticherie nei depressi e mortiferi panorami del pianeta 6B. Film non fondamentale ma piacerà anche ad una seconda visione e resta interessante, soprattutto odiernamente, la potente riflessione dickiana sull'inevitabile evoluzione della IA e il superamento dell'intelligenza umana che l'ha creata. Con un seguito direct-to-video: Screamers - the hunting (2009).

TRIVIA

⟡ La strana scacchiera che si vede all'inizio del film si chiama "Gioco di Ur", si tratta di un antichissimo gioco nato in Mesopotamia nella città di Ur, roccaforte sumera del 4000 a.C., le cui regole sono andate perdute.

◊ Nella storia originale di Dick, l'azione ha luogo sulla Terra e non su Sirius 6B, gli Screamers sarebbero stati creati dai Militari USA nascosti sulla Luna per attaccare i Russi dopo che l'URSS aveva completamente spazzato via gli Stati Uniti d'America.

Titolo originale

Screamers

Regista:

Christian Duguay

Durata, fotografia

108', colore

Paese:

USA, Canada, Giappone

Anno

1995

Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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