Spring

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Voto:

Come Prima dell'alba (1995) ma con mostro e, ahimè, dialoghi meno belli. L'americano Evan (Lou Taylor Pucci), persa la madre e con poco altro alle spalle, vola in Italia e, a Polignano a Mare, trova Louise (Nadia Hilker), bellissima genetista della quale s'innamora; Lousie, però, non è una ragazza facile. A parte la scena iniziale con la mamma sul letto di morte, ne esce a testa alta solo una strepitosa e irrealmente deserta Polignano, anche perché è difficile prendere sul serio un film che propone un confuso minestrone di bad biology, un contadino pugliese ottuagenario che parla correntemente inglese e una donna di 2000 anni che, di tutto quello che potrebbe raccontare, fra le rovine di Pompei indica un luogo in cui nel 79 d.C. c'era un bar (sic). Indiscutibile il fascino carnoso della Hilker versione Mietta. Comprensibile che Evan si senta rinascere fra le braccia della maliarda - ha appena perso la mamma e si innamora di una super-centenaria... Edipo full throttle - ma non si perdona che un film spostato più sul romantico che sull'orrorifico non abbia ricevuto una scrittura più attenta e una color correction meno insipida. Gli effetti speciali, però, quelli sono ben resi. A un certo punto ho sperato che fosse una storia semplice e carina tipo "la Sirenetta cannibale" e, invece, è un inguacchio di concetti endocrino-molecolari; Evan, pure lui, non è che ci capisca granché. Comunque, la morale è: carpe diem. Ma non dirmi.


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Titolo originale

Id.

Regista:

Justin Benson, Aaron Moorhead

Durata, fotografia

109', colore

Paese:

USA

Anno

2013

Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0