la Terrificante notte del demonio

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Voto:

La famiglia tedesca Von Rumberg ha fatto un patto col Diavolo: per ottenere favori cederanno al Maligno l'anima della primogenita di ogni generazione. Per intervento del Demonio, la neonata Lisa Muller è sopravvissuta al tentativo di suo padre, il barone nazista Von Rumberg (Jean Servais), di farla fuori per interrompere la maledizione. Decenni dopo, troviamo Lisa (Erika Blank) alle prese con un gruppo di turisti giunti al castello contro i quali potrà scatenare la sua furia satanica.

LA RECE

Gotico italo-belga che fa cozzare i sette peccati capitali con i mystery della Christie in un contrappasso dantesco con tanto di vergini di Norimberga e incontri saffici mica male. Brismée orchestra una messa in quadro che mescola cliché gotici rodati con suggestioni artistiche anni '70, creando un curioso imbastardimento.

Potabilissimo tardo gotico le cui peculiarità sono ben due. Trattasi di rara coproduzione italo-belga, e non italo-spagnola o italo-francese come più spesso accadeva. In secondo luogo, la Terrificante notte del demonio è l'unico lungometraggio girato dal belga Brismée, il quale ha realizzato poco altro se non prodotti tivù e corti. Il soggetto pesca a strascico fra il demonologico gotico e il mystery alla Agatha Christie: qui, al posto di dieci piccoli indiani, abbiamo una serie di vittime che incarnano i peccati capitali, personaggi che devono essere eliminati secondo metodiche da contrappasso. Sfoltite le vittime con vergini di Norimberga e altri armamentari adatti all'uopo e al gotico, fra i quali s’insinuano dialoghi abborracciati e recitazione pedestre, rimane la gratificazione di vedere un buon prologo, una Erika Blank in grande spolvero (tenuta fetish e sopracciglia rasate) e un incontro saffico fra Ivana Novak e Shirley Corrigan che alza il livello sexy della pellicola di svariati punti. La Terrificante notte del demonio sfodera tutta una serie di cliché gotici ormai rodati da decenni, dimensione scenografica in primis, ma puntellati dalle "nuove" suggestioni artistiche Seventy, cosa che rende la pellicola imbastardita e, involontariamente, curiosa. La Blank, comunque, ce la mette tutta nel tentativo di produrre sguardi satanici. Si distingue positivamente la musica di Alessandro Alessandroni. Il finale del film ricorda, in qualche modo, quello de la Più bella serata della mia vita (1972) di Ettore Scola con Alberto Sordi che, però, fu tratto da "La Panne" di Friedrich Dürrenmatt. Nel 2012, il film è stato remeccato da David Zagorski come Devil's nightmare.

TRIVIA

⟡ Questo fu il film d'esordio di Shirley Corrigan, soprannominata da Madre Teresa di Calcutta, Shirleybelle: le due si erano conosciute in India. Corrigan lasciò i set negli anni '80 optando per una carriera di assistente di produzione in un'azienda italiana con sede a Roma connessa ai prodotti petroliferi. A Roma fu quasi uccisa in un incidente stradale, a quanto pare, causato da uno stalker. Andatasene dall'Italia, e dopo aver fatto corsi di formazione turistica, Shirley divenne guida internazionale. Attualmente (dato 2018) risiede a South London: recita ancora a teatro e lavora con i bambini dell'asilo.

Titolo originale

La Plus Longue Nuit Du Diable

Regista:

Jean Brismée

Durata, fotografia

95', colore

Paese:

Belgio, Italia

Anno

1971

Scritto da Exxagon nell'anno 2013 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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