Trust
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Voto:
Ross Geller del serial Friends (1994-2004) dirige e scrive una storia che gli sta a cuore, dato il suo pluriennale impegno con The Rape Foundation. La quattordicenne Annie (Liana Liberato) chatta con un ragazzo che le fa battere il cuore ma quest’ultimo si rivela un predatore sessuale adulto che la porta al rapporto sessuale. Trust, con un abito da prodotto tv, è lontano dalla perfezione ma fa quello che pochi film sugli stupri hanno fatto, in particolar modo se si tratta di violenza su minori: mettere il peso sulla dinamica psicologica della vittima che può far resistenza alle indagini e alla risoluzione del trauma, in quanto incapace di comprendere ed accettare che il percorso che l’ha portata all’abuso è stato, appunto, un abuso. La famiglia di Annie viene squassate dalla notizia ma la giovane si sente defraudata di un uomo che l’ha circuita facendola sentire unica e bellissima. Questo dice molto dell’assetto vittimologico. Trust, sui pericoli della rete e non solo, pone un coraggioso quanto essenziale accento su questo processo doloroso sia per l’abusata, sia per la famiglia, sia per gli inquirenti. Peccato per la scrittura che permette assurde ingenuità di chi indaga, leggerezze inverosimili da parte di diversi personaggi, nonché una confezione fiacca. Finale, però, tagliente. Pedagogico.

Titolo originale
Id.
Regista:
David Schwimmer
Durata, fotografia
106', colore
Paese:
USA
2010
Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0