30 Giorni di Buio 2
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Voto:
Stella (Kiele Sanchez) è sopravvissuta alla carneficina avvenuta a Barrow e adesso gira per gli USA raccontando la sua storia. Nessuno crede a Stella, a parte tre sopravvissuti ai vampiri che si sono coalizzati per eliminare la minaccia che ora ha un nome preciso: Lilith (Mia Kirshner).
LA RECE
Sequel realizzato in economia sull'onda di un primo film già lui di moderato successo ma, soprattutto, in cosa ad una corrente di horror vampireschi dinamici che somigliano più ad un videogame, a danno della complessità mitologica di uno dei mostri più incisivi del cinema.
Sèguito di 30 giorni di buio (2007) ma direct-to-video con meno soldi, meno idee e attori di seconda fascia. La storia si ricollega direttamente agli avvenimenti narrati nel primo film con Kiele Sanchez, simil-Franca Potente, che fa seminari sugli accadimenti avvenuti a Barrow. Tutti dicono che è stato un incidente; lei, invece, vuole il debunking giornalistico. Stranamente, ai suoi seminari si prendono il disturbo di andare persone che, una volta lì, la deridono come se non sapessero neanche l'argomento dell'incontro; la donna, ad ogni modo, fa luce sul problema nel vero senso della parola perché, accendendo le alogene, brucia vivi alcuni vampiri presenti in platea. Tipici accadimenti da seminario pubbico. Da qui in poi, il film assume il ritmo di un videogioco sparatutto con i quattro che affrontano vari livelli fino ad arrivare al mostro finale, una Lilith vampira che, novità strabiliante, fa il bagno nuda nel sangue come la contessa Erzsébet Báthory. La cattiva Lilith, che si muove lenta e sinuosa come il Diavolo che se la porta, sembra possa scatenare l'inferno con uno schiocco di dita ma, nel finale, viene fatta fuori con meno sforzo di quanto fosse occorso per gli altri vampiri. Mah. Al servizio dell’ape regina, torme di strillanti vampiri e un malatissimo agente dell'FBI che spera di sfuggire alla morte trasformandosi in succhiasangue come il Renfield di stokeriana memoria. C’è tutto l’armamentario horror, comprese banalità, insensatezze e una discreta scena di sesso. Il prodotto, pensato per la tv, non poteva essere certo un capolavoro. Ci si sazi con i gutturali vampiri che imperversano nelle notti californiane come una banda di delinquenti, e con i nostri eroi che decollano teste e sparano col mitragliatore senza che nessuna dirimpettaia chiami i vigili per gli schiamazzi notturni.
TRIVIA
⟡ Il sangue che beve Dane era un mix di succo d'uva e frutti di bosco.
Titolo originale
30 Days of Night: Dark Days
Regista:
Ben Ketai
Durata, fotografia
92', colore
Paese:
USA
2010
Scritto da Exxagon nell'anno 2012 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
