l'Allucinante notte di una babysitter
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Voto:
Prevedibile horrorino attempato che, però, è il primo film a vedere come protagonista una babysitter terrorizzata da uno psicopatico, cosa poi meglio resa da altri (Quando chiama uno sconosciuto, 1979). Formula da proto-slasher: Amanda (Susan George che, peraltro, guarda se stessa in tv nel film la Lunga notte dell'orrore, 1966) deve fare da tata al piccolo Tara (Tara Collison, figlio del regista) mentre papà e mamma Helen vanno al ristorante; quest’ultima è preoccupata, visto che suo fratello è uno schizofrenico paranoide il quale, ovviamente, scappa da dove era rinchiuso per rendere difficile la notte della tata biondona. Il grosso trauma, però, lo subisce lo spettatore per un’atmosfera bolsa e dialoghi di questa fatta: “Sono un vero bastardo, non lo sapevi?” “Sì, un bastardo” “E tu lo sai cosa sei?” “Cosa?” “Molto eccitante” “No, Chris, no…” “Sta zitta” “Chris, non farlo…” “T’ho detto sta zitta!”. Ma Chris non è il killer, è semplicemente l’amico che capisce il No come Sì. E pare abbia ragione dato che Susan gradisce. Favolosi anni Settanta. Il pazzo Brian è interpretato con energia da Ian Bannen che, tuttavia, fatica ad instillare terrore con il lupetto azzurro che indossa. Nota faceta: Bannen è morto nel 1999 a 71 anni in un incidente stradale lasciando vedova Marilyn Salisbury, ai tempi 23enne. Trivia stuzzicante più del film.

Titolo originale
Fright
Regista:
Peter Collinson
Durata, fotografia
87', colore
Paese:
UK
1971
Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0