Quando chiama uno sconosciuto
Voto:
La babysitter Jill Johnson (Carol Kane) si trova a prestare servizio presso la casa di un medico, vegliando sul sonno di due bambini, quando inizia a ricevere delle inquietanti telefonate. Nel momento in cui Jill comprende che le chiamate arrivano dall’interno dell’appartamento è ormai troppo tardi per i bimbi. Anni dopo, il killer Curt Duncan (Tony Beckley) fugge dal manicomio e torna ad ossessionare la ex babysitter.
LA RECE
"Uno dei più efficaci esempi di suspense costruita attraverso mezzi semplici ma devastanti nella loro immediatezza" (Everson). Prima slasher, poi thriller psicologico, infine dramma poliziesco, per ritornare circolarmente all'horror puro. Ingiustamente poco visto.
Film del quale ormai si parla troppo poco e altrettanto poco lo si vede. Peccato, perché dovrebbe essere in odore di cult, invece viene ricordato solo dai connoisseur che si avventurano fra le pellicole pre-80. Nato come estensione del corto the Sitter (1977), del quale replica nei primi venti minuti ogni singola ripresa, Quando chiama uno sconosciuto pesca da una nota leggenda urbana (la babysitter e l’uomo al piano di sopra) che era stata fonte anche per Black Christmas - un Natale rosso sangue (1974) e recupera qualche antica suggestione dal thriller noir il Terrore corre sul filo (1948), mostrando, però, molti punti di contatto con Halloween - la notte delle streghe (1978). Fu, infatti, il successo ottenuto da quest’ultimo film a convincere Walton, già artefice del corto, ad estendere la tematica, raccontando la cupa storia di Curt Duncan, villain ispirato a un compagno di college del regista capace di mettere a disagio tutti, benché Walton stesso provasse pena per lo sfortunato, pietas che traspare anche nella scrittura del killer dolorosamente interpretato da Beckley. Benché Quando chiama uno sconosciuto sia nella struttura uno slasher, si differenzia notevolmente dai consimili sia per la magistrale costruzione della tensione in incipit e chiusura, sia per una quasi totale assenza di sangue, quando, nella maggior parte degli slasher, è proprio il sangue a compensare l’assenza di scene davvero terrorizzanti. L'influenza hitchcockiana è palpabile, e in quel tema della fragilità della normalità domestica sembra riecheggiare Psyco (1960). La capacità di Walton di costruire un’acutissima tensione nelle parti sopra menzionate, e di farlo con poco, e di riuscire nell’intento di spaventare dopo così tanti anni e così tante visioni accumulate, obbliga alla tolleranza verso una parte centrale erratica e di stile vecchiotto che vede un killer girovagare in cerca di contatto umano per una città che non lo vuole e, in modo cir-colare, finire dove tutto ha avuto inizio; in questa ambientazione urbana e notturna sembra cogliersi un richiamo a Taxi Driver (1976) di Scorsese. Ma se anche la parte centrale del film avesse marciato come i primi strepitosi venti minuti, adesso staremmo parlando di un capolavoro assoluto, tenuto anche conto che musica e fotografia non scherzano. Il seguito lo Sconosciuto alla porta (1993), nel quale non compare il killer interpretato da Buckley, attore morto nel 1980, vedrà un’inversione del tema presentato nel primo film, ovvero un omicida fingere di essere fuori casa nel portico quando, in realtà, è nascosto nell’appartamento. C’è anche il remake Chiamata da uno sconosciuto (2006).
TRIVIA
Fred Walton (1949) dixit: "La regola di Walton: fai film per il pubblico, non per te stesso. Qualsiasi realizzazione artistica tu faccia, falla principalmente per il pubblico ma non trattarlo come uno stupido, non somministrarli mai il grido trash o la risata di cattivo gusto. Questa è la mia filosofia: rispettare il pubblico, sempre, sempre, sempre” (thepi-geonpress.org).
⟡ Il primo quarto d’ora di Scream (1996) è un palese omaggio ai primi venti minuti del film di Walton.
⟡ Tony Beckley era già malato in modo terminale durante la produzione e morirà di cancro il 19 aprile 1980. A motivo delle sue condizioni di salute, Beckley non corrispondeva alle caratteristiche scritte per il killer di questo film, ma il regista Walton, buon amico dell’attore, si rifiutò di dare il ruolo ad altri. Il film è dedicato a Tony Beckley.
⟡ Nella tesissima prima parte, quando la babysitter riceve le telefonate, il livello sonoro degli squilli venne modificato in modo che, ad ogni chiamata, il trillo divenisse sempre più acuto e fastidioso.
⟡ Il numero di telefono della casa nella quale Jill sta facendo la babysitter è 555-2368, lo stesso numero telefonico di Jamie Lee Cirtis in Amore per sempre (1992) e di un’abitazione mostrata in Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977).
⟡ Questo è il film di debutto per il direttore della fotografia, candidato all’Oscar, Donald Peterman (Flashdance, 1983; Star Trek IV: rotta verso la Terra, 1986).
⟡ Nel film compaiono le attrici Carol Kane e Colleen Dewhurst ma mai insieme nella stessa scena. Le due sono presenti anche nel film Io e Annie (1977) di Woody Allen e, anche lì, non appaiono mai nella stessa scena.
Titolo originale
When a Stranger Calls
Regista:
Fred Walton
Durata, fotografia
97', colore
Paese:
USA
1979
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
