Black Christmas - Un Natale Rosso Sangue
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Voto:
Il Natale in una casa per studentesse sembra procedere bene, fintanto che un misterioso figuro s'introduce furtivamente in soffitta. Da quel momento, iniziano ad arrivare telefonate oscene alle quali la sboccata Barbie (Margot Kidder) risponde per le rime. Le ragazze, però, iniziano a morire, e anche la risoluta signora Mac (Marian Waldman) diverrà una vittima del killer. Il tenente Fuller (John Saxon) inizia a sospettare del musicista Peter (Keir Dullea) che proprio a Natale viene lasciato da Jess (Olivia Hussey) la quale, per giunta, ha deciso di abortire.
LA RECE
Proto-slasher molto più apprezzato in USA che qui da noi. Un piccolo must per l'appassionato di horror; meno necessario per gli altri.
Prima del grosso e grasso successo commerciale di Porky's (1982), il regista Bob Clark girò una serie di horror che ottennero un buon ritorno da parte del pubblico di appassionati e, a modo loro, divennero dei cult-movie di seconda categoria: l'Assedio dei morti viventi (1972), la Morte dietro la porta (1972) e Black Christmas. Con quest’ultimo, Clark seppe anticipare il filone slasher che di lì a poco sarebbe esploso grazie ad Halloween (1978) e Venerdì 13 (1980). Primo slasher che si svolge in periodo natalizio, Black Christmas verrà imitato in questo non solo dalla prima pellicola nella quale appare Michael Myers ma anche da to All a goodnight (1980), pure quello in una sorority house, da Christmas Evil - un Natale macchiato di sangue (1980) e da Natale di sangue (1984). Quindi, nonostante Black Christmas sia una delle pellicole che ha dato il via al mito dello psicopatico che decima giovani donne, soprattutto se sessualmente attive, lasciando viva la final-girl, non sono mai stati riconosciuti del tutto i meriti di tale pellicola surclassata in notorietà da film successivi, spesso peggiori. Sfortuna, perché Bob Clark riesce a dare una buona caratterizzazione ai personaggi: la ragazza sboccata e beona, la fragile protagonista, la donna di mezza età disillusa, il poliziotto risoluto; tutte figure che solo successivamente diverranno stereotipi nello slasher. Lo svolgersi dell'azione in un ambiente limitato permette il gioco del gatto e il topo. Le indagini per scovare l'assassino si fanno intriganti soprattutto quando si sente il fatidico: "Ma la telefonata del killer proviene dalla stessa casa delle ragazze!" Due o tre momenti davvero riusciti, e iconico l'occhio sgranato che osserva la futura vittima attraverso la porta. Solido il cast con la bella Hussey, la cruda Kidder che quattro anni dopo avrebbe impersonato la risoluta Lois Lane in Superman, Marian Waldman bravissima nei panni della sboccata padrona di casa, e il professionale Saxon. Finale a sorpresa decisamente inquietante. Black Christmas funziona bene con il suo continuo contrasto fra atmosfera natalizia e sadico omicidio (body count: 7). La simpatia dei fan dell’horror per questo film ha convinto alla produzione di due remake: il più commerciale Black Christmas - Un Natale rosso sangue (2006) e Black Christmas (2019) diretto da Sophia Takal.
TRIVIA
Benjamin “Bob” Clark (1939-2007) dixit: “Penso che Black Christmas sia stato il primo film ad allontanarsi dal genere collegiale con gente in spiaggia e bikini; i nostri collegiali si comportavano come veri adulti da college. Credo che sia proprio un buon film di paura e recitato molto bene” (movieho-le.net).
⟡ Keir Dullea lavorò sul set solo una settimana non incontrando mai Margot Kidder e, per pochissimo tempo, John Saxon, anche se, tramite il montaggio, sembra che questi attori recitino insieme.
⟡ Il ruolo della signora Mac fu offerto a Bette Davis mentre il ruolo di Peter fu offerto a Malcom McDowell, entrambi rifiutarono. A Gilda Radner fu offerto il ruolo di Phyllis Carlson e accettò. Un mese prima che iniziassero le riprese, l'attrice mollò per lavorare ne la Febbre del sabato sera (1975).
⟡ Quando la NBC mise in onda il film in prima serata con il titolo Stranger in the house, esso fu ritenuto troppo spaventoso per la rete televisiva e venne interrotto improvvisamente.
⟡ Nel 1986, Olivia Hussey incontrò i produttori del film Roxanne (1987) che erano interessati a ingaggiarla ed ebbe modo di parlare con Steve Martin che di quel film fu protagonista. Martin le disse: "Oh mio Dio, Olivia, tu eri in uno dei miei film preferiti!". L'attrice pensò che Martin parlasse dell'artistico Romeo e Giulietta (1968) di Zeffirelli ma fu sorpresa nello scoprire che l'attore si riferiva a Black Christmas che Martin sosteneva di aver visto almeno venti volte.
⟡ Le telefonate dell'assassino furono fatte da cinque persone differenti fra le quali il regista, l'attore Nick Mancuso e un’attrice della quale non viene riportato il nome.
⟡ A quanto ha riferito Bob Clark in un'intervista, Olivia Hussey accettò il ruolo per il consiglio datole da un sensitivo. Questi disse all'attrice che il film sarebbe stato un successo e accettare la parte una scelta saggia per la sua carriera.
⟡ Bob Clark ha affermato di non ricordare a chi appartenesse l'occhio che guarda attraverso la porta nella scena più riuscita del film; è probabile che fosse quello del cameraman Albert J. Dunk ma ciò non è mai stato confermato.
Titolo originale
Black Christmas
Regista:
Bob Clark
Durata, fotografia
97', colore
Paese:
Canada
1974
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
