Venerdì 13

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Voto:

1958, alcuni animatori presso il Camp Crystal Lake vengono uccisi da un misterioso killer. Nel presente, Annie (Robbi Morgan) arriva al Crystal Lake dove un gruppo di animatori si stanno addestrando alla nuova stagione. Quando cala la notte, i giovani si danno al sesso e ad altri svaghi ma uno ad uno iniziano a scomparire. Rimarrà solo Alice (Adrienne King), la vergine del gruppo, che si trova faccia a faccia con il misterioso killer del Lago Cristallo.

LA RECE

Insieme ad Halloween, la seconda colonna fondante del genere slasher. Nato da un titolo casuale e girato senza una trama definita, nondimeno il film fissa le regole del genere, inaugura un trend da alcuni definito misogino e stabilisce la complementarità tra trasgressione e moralità. Seminale ma non eccellente.

Mentre Cunningham sedeva alla scrivania scervellandosi per trovare un titolo migliore per Manny’s orphans che non contenesse la parola “orfani” (poi la parola rimase e si ebbe, appunto, Manny’s orphans, 1978) gli balzò in mente Friday the 13th, un titolo che, per il regista, suonava grandioso per un horror. Timoroso che il titolo fosse stato già registrato da qualche major, Cunningham, tempo luglio, ideò con Steve Miner il poster del film senza aver ancora sviluppato una trama basilare, rimanendo in stand-by in attesa di una denuncia per violazione di copyright. Nessuno, però, reclamò. Tempo settembre ci si mise dietro la cinepresa a realizzare “Il film più spaventoso che abbiate mai visto, a dicembre nei cinema!” come strombazzava il poster. Questi i natali di Venerdì 13, pilastro del genere slasher, propedeutico capitolo della lunga saga nella quale il crudele Jason Voorhees, ancora lontano dalla sua iconica maschera da hockey, aleggia “in potentia” sul Crystal Lake senza che mai compaia concretamente. Rispetto e riverenze per cotale padre nobile, ma Venerdì 13 non è affatto un bel film. Cunningham, che si adattò alla regia per evitare ulteriori esborsi, è molto chiaro a riguardo: “Ma non hai visto il film? Quale ispirazione! Non c’è storia, fa schifo! La maggiore ispirazione era pensare a come far diventare grassa la mia famiglia: ecco cosa mi ha ispirato! […] Ricevetti contemporaneamente una chiamata da parte della United Artist, della Warner Bros e della Paramount che volevano tutte comprare il film ancor prima che uscisse […] Mi offrivano una montagna di soldi, tre volte il budget del film. Ero sbalordito che tutti volessero questa cagata!” (Nocturno dossier 37; 2005). L’esperimento low-budget, diretto dal coautore della sceneggiatura de l'Ultima casa a sinistra (1972), si rivelerà un enorme successo al botteghino, divenendo l’altra gamba, insieme ad Halloween (1978), su cui si regge lo slasher classico. Venerdì 13 si fece interprete di quell'incoerente moralità statunitense che vede coesistere una selvaggia volontà di trasgressione al fianco di una moralità sessuofobica, una complementare all’altra. In quest’humus culturale, il film di Cunningham rappresentò, senza troppi orpelli, un gruppo di ragazzi, non particolarmente brillanti e desiderosi di svagarsi soprattutto col sesso, inscritti in una serie di archetipi orrorifici presi dalle fiabe per bambini; non a caso, lo sceneggiatore Victor Miller aveva già collaborato con Cunningham alla realizzazione di film per bambini. Venerdì 13, non evitando facilonerie in scrittura e dipingendo una gioventù tonta che fa esattamente tutto ciò che non bisognerebbe fare in caso di pericolo, fissa le regole del genere, non ultima quella relativa alla “Final-Girl”, etichetta solo successivamente proposta da Carol Clover nel libro “Men, women and chain saws: gender in the modern horror film”, a indicare l'eroica e illibata giovane donna che, alla fine, sopravvive e sconfigge il killer, in antitesi con l’altra fondamentale regola che voleva più vulnerabili i giovani sessualmente attivi. Il regista Cunningham cerca di raccontare di un orrore implacabile che striscia nel buio, muovendo la macchina da presa tra le fratte mentre gli effetti speciali di Tom Savini riescono là dove non arrivava una regia poco ispirata. L’assenza del villain non paga e lascia la storia in balia di troppi dialoghi insulsi o demenziali, di personaggi non raffinati in scrittura, di sequenze eccessivamente lente. C’è, però, il finale a sorpresa che, in parte, ripaga e spaventa. I film seguenti daranno il dovuto risalto al mostro umano, e la saga decollerà fino a giungere a quei sequel dei quali nessuno sentiva il bisogno. Non eccellente in sé, quindi, ma un seminale film che inaugurò "un nuovo disturbante trend" dai toni misogini; così lo accolse la critica di Siskel ed Ebert. Un’interessante rilettura del film, estendibile al genere, vuole che l’antipatia di molti protagonisti dello slasher sia un mezzo per far esperire allo spettatore la stessa mancanza di compassione del killer; lo slasher non sarebbe, quindi, un tipo di horror connotato da un distorto bigottismo che punisce la sessualità, soprattutto quella femminile, bensì un genere cinematografico che sottolinea una maligna sintonia fra lo spettatore e i protagonisti del film. Questionabile o meno, Venerdì 13, resta un passaggio obbligato per l’appassionato; per i modernisti, invece, c’è Venerdì 13 (2009), il reboot girato da Marcus Nispel; pochissimo visto, invece, i due remake non ufficiali: l’indonesiano Srigala (1981) e lo statunitense Twisted nightmare (1987). I sequel dell’originale sono: l'Assassino ti siede accanto (1981), Week-end di terrore (1982), Venerdì 13: capitolo finale (1984), Venerdì 13: il terrore continua (1985), Venerdì 13: Jason vive (1986), Venerdì 13: il sangue scorre di nuovo (1988), Venerdì 13 parte 8: incubo a Manhattan (1989), Jason va all'inferno (1993), Jason X (2001), Freddy Vs Jason (2003); non ufficiale, invece, il sequel Friday the 13th: no man's land (2010) girato da un gruppo autonomo di fan inglesi.

TRIVIA

Sean Sexton Cunningham (1941) dixit: “Non si può fare nulla di nuovo con gli effetti speciali; non si può ottenere nulla di nuovo uccidendo più persone o rendendo le scene più violente perché è stato fatto tutto, scusate l'espressione, fino alla morte. La pornografia della violenza è simile alla pornografia del sesso: quando si presenta senza sostanza diventa disgustosa e si autodistrugge” (IMDb.com).

⟡ Il film, costato 500.000 dollari (un milione e mezzo se aggiornato al 2020), incassò 39,7 milioni (125 milioni).

⟡ Il lago del film è, in realtà, il Cedar Lake presso Denville Township, mentre il camping è il Camp Nobebosco, 11 Sand Pond Road, Blairstown. Entrambi i luoghi si trovano in New Jersey.

⟡ Nelle prime settimane di proiezione, l’effettista Tom Savini andava nei cinema gli ultimi cinque minuti per vedere la reazione del pubblico all'apparizione del piccolo Jason; d’altronde, era stata dell’effettista l’idea di quella sequenza ispirandosi a ciò che aveva visto nella sequenza finale di Carrie - lo sguardo di Satana (1976).

⟡ Gli attori che Sean Cunningham cercava per questo film erano: "dei giovani ragazzi di bell'aspetto che si potrebbero vedere in una pubblicità della Pepsi".

⟡ Nella scena in cui Bill viene trovato impalato a una porta, si vedono gli occhi del ragazzo che si muovono. Questo perché il make-up usato dall’effettista bruciava gli occhi dell'attore e gli causava un dolore terribile.

⟡ Betsy Palmer disse che se non fosse stato per il fatto che aveva un disperato bisogno di una macchina nuova, non avrebbe mai accettato il ruolo di Pamela Voorhees. In effetti, dopo aver letto lo script, definì questo film "una cagata".

⟡ Il tema musicale di Harry Manfredini, con il suo memorabile rif “ki-ma” deriva dalla frase “kill her mamy” che Betsy Palmer pronuncia imitando la voce del figlio. Il compositore prese le prime due lettere delle parole e applicò l’effetto.

⟡ All'uccisione di Kevin Bacon si nota che dal collo gli escono, oltre al sangue, alcune piccole bolle. Il problema era connesso al fatto che il tubo che doveva pompare sangue non funzionò bene, così, gli effettisti dovettero soffiare nel tubo per far scorrere il sangue.

Titolo originale

Friday the 13th

Regista:

Sean S. Cunningham

Durata, fotografia

95', colore

Paese:

USA

Anno

1980

Scritto da Exxagon nell'anno 2006 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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