Carrie - lo Sguardo di Satana

Voto:

Carrie White (Sissy Spacek) scopre con disappunto, nella doccia della palestra scolastica, cosa sia il flusso mestruale. La colpa per l'ignoranza di Carrie in materia sessuale è da imputarsi a sua madre Margaret (Piper Laurie) una fanatica religiosa che educa la figlia a un clima d'inquietante bigottismo. Carrie è presa di mira dalle compagne di classe, vittima di vessazioni e isolamento sociale; l'unica che pare prendersi a cuore il caso umano di Carrie è la professoressa Collins (Betty Buckler). Carrie, però, ha poteri mentali che usa per affrancarsi dal giogo materno. Al contempo, la bella Sue (Amy lrving) convince il proprio boyfriend Tommy (William Katt) a invitare Carrie al ballo di fine d'anno, ma la perfida Chris (Nancy Allen), insieme al fidanzato Billy (John Travolta), architetta un piano per umiliare Carrie davanti a tutti. Quest'ultima non gradirà affatto.

LA RECE

Il leitmotiv dell'arte Kinghiana, il trauma della crescita, sviluppato al meglio e declinato al femminile. Film di sottile erotismo e massiccia rabbia.

Strepitoso horror sempreverde che incastra mirabilmente malvagità, vendetta e metafora delle difficoltà del passaggio dall'infanzia all'età adulta; fra l'altro, prima riduzione cinematografica del primo romanzo di Stephen King. Vidi la prima volta questo film a un'età tale da non attribuire troppa importanza all'elegante erotismo della scena iniziale ma, piuttosto, rimanendo impressionato dalla spaventosa ultima sequenza. A rivederlo oggi, non sfugge la qualità narrativa e artistica con cui De Palma ha affrontato il lavoro. Carrie è, come tutti i migliori racconti di paura, una pellicola in cui l'orrore si sprigiona dagli stessi protagonisti senza necessità di scenografie allusive. Il film si apre in un ambiente solare, con una sequenza placida che mostra giovani donne discinte, in uno spogliatoio-gineceo, che sorridono amichevolmente finché quel serafico erotismo non viene spezzato dalla scoperta del sangue mestruale, seguita dalla reazione inconsulta di Carrie e dal sadismo delle coetanee. Il film, che cadrà da una paradisiaca pace diurna fino a un inferno notturno di sangue e fiamme, si riassume in questo incipit che presenta, in nuce, i temi poi sviluppati. In primo luogo la sessualità, incarnata dai corpi esposti delle giovani protagoniste, Carrie compresa, a contraltare la negazione del sesso operata dalla bigotta madre Margaret; è una sessualità manichea tanto desiderata ed esposta dai giovani, quanto repressa dalla nevroticissima genitrice che si difende dalle pulsioni sessuali. I timori di Margaret relativi a una società corrotta dal sesso, deliri non condivisibili, vengono però subdolamente confermati dal comportamento promiscuo e leggero dei liceali. Ne deriva che lo spettatore si trova fra l'incudine e il martello, con l'unica possibilità di identificarsi con Carrie; non facile, poiché Carrie sollecita empatia ma non simpatia. Altro punto nodale in incipit: il sangue. Quello mestruale, simbolo di vita e del passaggio all'età adulta, e poi l'onda di sangue del finale, simbolo di morte. Terzo elemento centrante: la violenza delle compagne, a sottolineare il Male che permea la società così temuta da Margaret. È una violenza tanto più brutale in quanto agita da quelle stesse donne pochi secondi prima presentate come ninfe bellissime che si muovono al rallenty fra una calda nebbia di vapore. Carrie è, d'altronde, un film di donne in ruoli primari e secondari che compensano in toto l'assenza degli uomini che hanno generato danni - Margaret è così perché il marito l'ha lasciata - o che sono solo capaci di generarne, si pensi a Billy o all'insipido Tommy. Il film è un crescendo di tensione generalizzata non solo rispetto a ciò che concerne Carrie ma anche relativamente alle dinamiche fra altre donne: Margaret e la madre di Sue, la maestra di ginnastica e le alunne. Di fatto, il film non si costruisce solamente come un racconto di vendetta dell'offeso, seppure questo meccanismo sia quello che elicita il maggior effetto emotivo, ma funziona come una sorta di pentola a pressione che utilizza la protagonista come devastante valvola di sfogo. Il tema dei poteri telecinetici di Carrie è quasi secondario, frutto della moda dei tempi sul poltergeist che alcuni studi, più o meno seri, avevano messo in relazione all'età infantile o adolescenziale. Al fianco di tanti significati, l'opera tecnica di De Palma si lancia in virtuosismi: lunghi piani sequenza, slow-motion, splitscreen nel finale e altre accortezze di non immediata percezione: ad esempio, la scena in cui Carrie e sua madre mangiano in una stanza semi-buia illuminata da lampi come se si trattasse di un'ultima cena. Parte del successo del film va sicuramente attribuito alle ottime performance di Sissy Spacek e di Piper Laurie, entrambe nominate all'Oscar per le interpretazioni, le quali riescono perfettamente a dare l'idea di un cluster familiare in cui la sessualità repressa ha dato vita a una religiosità distorta. La Laurie avrebbe potuto rubare del tutto la scena se non fosse stato per la capacità della Spacek di convogliare in sguardi, silenzi e atteggiamenti fisici l'insicurezza del suo personaggio che, come un brutto anatroccolo sui generis, passa dal buio alla luce e poi ancora al buio; Sissy Spacek non riuscirà più a offrire una performance così esatta. Validi i comprimari: da segnalare la brava Betty Buckey nei panni della professoressa di ginnastica, e un giovanissimo John Travolta un anno prima del botto con la Febbre del sabato sera. Pur noto, il finale ottiene sempre un effetto sensibile sul sistema nervoso. Film horror di grande qualità, apprezzato e apprezzabile da estimatori del genere così come da non addetti ai lavori. Seguono Carrie 2: la furia (1999) e la miniserie tv Carrie (2002) ma va anche citato il musical "Carrie" che, nel 1988, si rese famoso per essere stato uno dei più grossi flop in quel di Broadway con perdite intorno ai 7 milioni di dollari. Nel 2013 scatta l'inevitabile remake lo Sguardo di Satana - Carrie ma quello che la ragazza aveva da dire era già stato espresso rabbiosamente nel 1976. Il meno che necessario sequel Carrie 2: la furia (The Rage: Carrie 2, 1999) di Katt Shea non ha connessioni con il primo film, anche se il soggetto è essenzialmente uguale ma con un superiore approfondimento rispetto alla relazione amorosa: qui, Carrie perde la verginità. Manca, però, tutto il senso di profonda crudeltà che permeava l'originale e che giustificava la crisi pantoclastica di Carrie. Più curioso il percorso della regista Katt Shea, forgiata nella fucina di Roger Corman e sempre alle prese con pellicole che ritraggono donne indipendenti e ribelli ma che, al contempo, anelano a una tradizionale dimensione familiare. Psicologicamente interessante, di certo più del film. Carrie (2002) di David Carson è, invece, una Miniserie tv che difficilmente può essere compatibile con la sessualità, la violenza, la vendetta e il sangue che aveva caratterizzato il film del '76. Che senso ha guardare un film che snatura il senso profondo del soggetto kinghiano e pure quello delineato da De Palma? Gli effetti speciali, alla fine, non sono male e alcuni personaggi sono approfonditi in scrittura. Vorrei vedere, in 132 minuti! Il resto è routine. Da evitare.

TRIVIA

Brian Russell De Palma (1940) dixit: "La cinepresa mente 24 volte al secondo" (IMDb.com).

⟡ È documentato il fatto che parecchio materiale fu tagliato prima di giungere alla versione finale. Fra le scene eliminate ci sarebbe stata una pioggia di pietre che si sarebbe vista all'inizio del film. Queste scene tagliate sembra che siano andate perse per sempre; esistono solo le foto di scena. La pioggia di pietra, però, è stata realizzata nel remake. 

⟡ Quando Carrie è nella vasca da bagno per lavarsi via il sangue di maiale dal corpo, l'acqua della vasca diventa rosa ma il sangue vero avrebbe reso l'acqua di un tono più marrone. Il sangue usato per il film era Sciroppo Karo addizionato con colorante alimentare che dà all'acqua un tono rosa. 

⟡ La scena in cui Carrie si becca la secchiata di sangue fu rifatta 3-4 volte, e ogni volta l'attrice si dovette lavare da capo a piedi. 

⟡ Il bambino che viene fatto cadere dalla bicicletta da Carrie è Cameron De Palma, il nipote del regista.

⟡ Ai tempi, Sissy Spacek lavorava, insieme al marito Jack Fisk, come scenografa per il Fantasma del Palcoscenico (1974), altro film di De Palma. Fisk convinse De Palma a fare un provino alla moglie. La Spacek si presentò all'audizione appositamente sfatta e pallida con della vaselina nei capelli, completamente calata nella parte. 

⟡ Il secchio vuoto che cade in testa a Tommy era di cartone ma all'attore non fu detto quando sarebbe stato il momento esatto dell'impatto in modo da ottenere un effetto sorpresa.

⟡ L'inquietante statuetta infilzata da frecce che viene pregata da Carrie non rappresenta Cristo ma San Sebastiano che sopportò due martiri senza reagire, a differenza di Carrie. 

⟡ Il nome della scuola Bates High è un riferimento al Norman Bates di Psycho (1960); le quattro note base del tema musicale del film del '60 sono utilizzate più volte in questo film. 

⟡ P.J. Sales (Norma Watson) avrebbe dovuto comparire in poche scene ma dopo che De Palma vide il modo in cui l'attrice aveva colpito Sissy Spacek col cappellino ampliò la sua parte.

⟡ Amy Irving e Priscilla Pointer, nel film rispettivamente Sue Snell e mamma Eleanor, sono davvero figlia e madre nella realtà. La lrving fu scelta mentre provinava per il ruolo della principessa Leila di Guerre stellari (1977). 

⟡ Nella scena finale, Norma Watson viene uccisa da un getto d'acqua ad alta pressione che esce da un idrante. In effetti, l'attrice subì la perforazione del timpano a causa di quel getto e svenne veramente.

⟡ John Travolta guida una Chevelle SS 396 del 1967. In Pulp fiction (1994) guiderà una Chevelle Malibu Convertible del 1964. 

⟡ Nancy Allen non aveva capito che il suo personaggio fosse così negativo e se ne rese conto solo a film finito; pensava che lei e Travolta avessero il ruolo dei guasconi che portano ilarità nella storia. Stessa cosa per Piper La urie che trovò il suo personaggio così sopra le righe da pensare che il film fosse una commedia. 

⟡ A Carrie arriva il ciclo mestruale ma nessuno l'ha avvertita che è normale per una donna. È scioccata. Per ottenere quell'effetto psicologico, l'attrice, che s'era fatta dire da De Palma d'immaginare di essere investita da un camion, chiese al marito Jack Frish di raccontarle quando, da bambino, era stato investito da una macchina. Quindi, nella scena incriminata, lei era nuda sotto la doccia visualizzando l'esperienza di essere investita da un'auto. 

⟡ De Palma chiese a Betty Buckley di schiaffeggiare davvero Nancy Allen. Siccome non si riusciva ad ottenere la reazione desiderata, la Buckley schiaffeggiò la Allen almeno 30 volte.

⟡ La band che suona alla festa scolastica è quella dei Vance or Towers e canta "Education Blues".

⟡ L'anello che Amy Irving indossa durante il film era un regalo fattole da Stephen King in persona.

⟡ Il film che Tommy e Sue stanno guardando in tv è Duello a el Diabolo (1966). 

⟡ Il ruolo di Carrie fu offerto a Linda Blair (l'Esorcista, 1973) che rifiutò per evitare di legare troppo il suo volto all'horror. Anche Farrah Fawcett (1947-2009) rifiutò la parte perché entrava in conflitto con gli impegni che aveva con il serial Charlie's Angels

⟡ Bernard Herrmann, nominato all'Oscar per Obsession: complesso di colpa (1976) il precedente film di De Palma, fu chiamato per lavorare alle musiche di Carrie ma morì prima che il film fosse completato. 

⟡ Il racconto di King su cui si basa il film nasce da un'esperienza personale di King stesso. Lo scrittore conobbe due ragazze: una era sua compagna di classe in gioventù, l'altra era stata una sua studentessa quando divenne professore d'inglese. Queste venivano da due famiglie molto religiose. Le due erano evitate da tutti e socialmente isolate. Entrambe morirono intorno ai vent'anni.

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Titolo originale

Carrie

Regista:

Brian De Palma

Durata, fotografia

98', colore

Paese:

USA

Anno

1976

Scritto da Exxagon nell'anno 2004; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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