l'Altra faccia del Diavolo

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La statunitense Isabella Rossi (Fernanda Andrade) va a Roma per scoprire cos’è successo a sua madre Maria, internata in un ospedale vaticano dopo un esorcismo finito male. I medici dicono che Maria è una malata di mente ma Isabella chiama padre Rawling (Simon Quarterman) e padre Keane (Evan Helmuth) che credono nella possessione. Nel tentativo di scacciare il Maligno, uno dei due preti verrà posseduto. Il gruppo è incappato in un demone contagioso.

LA RECE

Pur ricco di soprassalti, non propone nulla di sostanzialmente nuovo rispetto ai cliché già reiteratamente propinati nei satanic movies.

Terzo film e secondo horror di William Brent Bell, lo stesso che, nel 2006, uscì con Stay alive che vedeva la sanguinaria contessa Bàthory reincarnata in un videogame. Meh. Qui, l’americano, ispirato da un articolo in cui si diceva che il Vaticano apriva una scuola per esorcisti, osa la strada della possessione demoniaca secondo la moda del mockumentary, come tentato da l'Ultimo esorcismo (2010) e Anneliese: the exorcist tapes (2011), benché l'operazione, con ben altro ritmo, fosse stata già sperimentata da [Rec] (2007). Come il Tocco del male (1998), Bell propone l'idea di un demone che salta di corpo in corpo e, come il coevo il Rito (2011), il soggetto si sviluppa a partire da una persona americana che giunge a Roma e trova un prete outsider disposto a compiere un esorcismo rischioso. L'Altra faccia del Diavolo, insomma, non dimostra grande originalità e anche nelle sequenze di esorcismo, che poi sono il piatto forte di un film del genere, il Diavolo e il posseduto si mostrano con i ben noti contorcimenti, le scalate sul muro stile ragno e le stra-usate battute sulla sessualità che il Demonio pare gradire assai. Appare altresì curioso che, dieci anni dopo il 2000, il mondo del cinema, in modo non poco reazionario, proponga quasi sempre delle possedute e non dei maschi infestati dal Male, come se la femmina, per stereotipo più fragile, fosse, quindi, più funestabile dal Diavolo, oppure più vicina al Male per tradizione biblica o, ancora, e meno prosaicamente, usare una donna consente di scrivere tutte quelle battute sul-la figa espresse con gusto dalla posseduta di turno. In questo, principalmente, fallisce l'Altra faccia del Diavolo, pur ricco di soprassalti, ovvero non saper proporre nulla di sostanzialmente nuovo rispetto ai cliché già reiteratamente propinati. Finale del film diabolicamente incompetente in quanto vorrebbe lasciare lo spettatore in sospeso, mentre ottiene solo di interrompere bruscamente, grazie al Dio, una storia che, dopo l'esorcismo di Maria, non aveva più nulla da dire.

TRIVIA

William Brent Bell dixit: “Abbiamo iniziato a fare brainstorming su questa idea due anni e mezzo prima. The Blair witch project era uscito. È stato proprio Blair witch, quello e Cloverfield, a suscitare il nostro interesse per il genere. All'epoca, lo stile found-footage non era stato usato per un film di esorcismo. Ho pensato che potesse essere un buon momento per provarci” (collider.com).

Titolo originale

The Devil Inside

Regista:

William Brent Bell

Durata, fotografia

83', colore

Paese:

USA

Anno

2011

Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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