Anatomy 2

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Voto:

L’idealista Joachim (Barnaby Metschurat), proveniente da una famiglia modesta, va a studiare medicina a Berlino; finirà per unirsi al team anti-ippocratico del primario Müller (Herbert Knaup) che sperimenta muscoli sintetici, e perderà la testa per la spregiudicata Viktoria (Heike Makatsch) dimendicandosi del vero amore di Lee (Rosie Alvarez).


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LA RECE

Gioco di scontro fra classi sociali ma molto meno coraggioso di quanto vorrebbe. Moderato intrattenimento mainstream.

Sequel-remake di Anatomy (2000), a suo tempo discreto successo col pregio di un’atmosfera algida e asettica in quei locali universitari che hanno a che fare con gli esami autoptici, ma, al di fuori di quei luoghi, il film scadeva in toni televisivi teutonici. Anatomy 2 ripropone poco coraggiosamente lo stesso plot, sostituendo a una protagonista femminile un giovane dottore con un background proletario di nome Hauser, un anno prima della comparsa del Dr.House (2004-2012). Tutto si gioca sulla discesa nel peccato di un giovane idealista che passa dall'essere pio, all'essere stronzo come il gruppo di altezzosi figli di papà anti-ippocratici che vanno in scia al satanico Müller. Franka Potente, protagonista del film del 2000, compare qui in un cammeo abbastanza inutile nei panni di una detective che indaga sulle attività degli anti-ippocratici. Dopo un incipit intrigante che vede un ragazzo scombinato presentarsi a una conferenza e suicidarsi in pubblico a colpi di rasoio, Anatomy 2 s'instrada velocemente su binari ordinari e non offre nulla più di ciò che aveva proposto il suo predecessore. Non solo. Qui non si tratta più di autopsie, bensì di operazioni d'innesto alla Robocop ben poco orrorifiche: Joachin si fa impiantare un polpaccio artificiale con il quale tira dei calcioni al pallone che ogni volta è gol, benché l’anatomia gridi vendetta dato che il muscolo deputato ad imprimere forza a un pallone nel tiro è il retto femorale e il vasto mediale e laterale, non il polpaccio. Punto positivo del film, la presenza dell'attrice Makatsch che è di una bellezza non esattamente canonica ma assolutamente intrigante ed entra perfettamente nel ruolo della dottoressa spregiudicata, scopona e tossicodipendente. Il miglior attore del film è, però, Roman Knizka nei panni dell'arrivista Hagen, il cui ruolo si gioca, ancor più di ciò che accade al protagonista, fra il bene e il male. Sì, perché, alla fine, lo sappiamo tutti che Joachim è un bravo ragazzo e che, sull'orlo del precipizio, saprà ritrarsi e punire i colpevoli. Anatomy 2 non è il film che ha il coraggio di prendere un proletario con a casa un fratello disabile e trasformarlo definitivamente in un mostro disumano; tutti i pezzi devono per forza tornare ai loro moralissimi posti. Questa modestia di mezzi e fini fa di Anatomy 2 un discreto prodotto per una serata disimpegnata, ma nulla più.

TRIVIA

⟡ Nessun dato per ora

Titolo originale

Anatomie 2

Regista:

Stefan Ruzowitzky

Durata, fotografia

101', colore

Paese:

Germania

Anno

2003

Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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