Anatomy
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Voto:
Paula (Franka Potente), studentessa modello, bella e ambiziosa, viene accettata in una prestigiosa università. La giovane scoprirà che i medici dell'ateneo hanno formato un gruppo massonico anti-ippocratico: per l'evoluzione della scienza si può anche uccidere.
LA RECE
Sceografia e luci a parte, e pur non trattandosi di un prodotto malfatto in generale, la pellicola non si fa ricordare. Brava la Potente, come al solito.
Prodotto e spinto dalla Columbia Pictures ma girato in Germania da regista e attori teutonici, fattore esotico che ha fatto guadagnare ad Anatomy un certo credito. Accattivante per l'uso degli interni in obitorio, con luci fredde e metalli gelidi e taglienti che hanno gli stessi riflessi di Aftermath (1994), valido per l'incipit in cui un uomo si sveglia sul tavolaccio e scopre che l'allegro chirurgo lo sta scarnificando e plastificando per la scienza e i posteri. Il resto, se non noia, è banalità. Il film fallisce nell'intento di essere originale e, soprattutto, non riesce a intimorire lo spettatore non digiuno di horror. Gli effetti speciali sono di ottimo livello ma si tratta di virtuosismi dannegiati dalle riprese realizzate al di fuori delle mura universitarie che fanno piombare il film in un'atmosfera degna di un telefilm dell'ispettore Derrick. Franka Potente, la Lola nel film di Tom Tykwer del 1998, come al solito corre a destra e a manca in cerca di verità, un po' naïf, un po' studentessa algida e rampante. Lei riesce a convincere, gli altri attori possono pure andare. L'idea della loggia massonica che rinnega il giuramento d'Ippocrate fa sfumare gran parte del pathos, nonostante altri horror abbiano ricavato il loro successo proprio da un’idea simile ma meglio espressa: Tesis (1995), la Vera storia di Jack lo Squartatore (2001), i Fiumi di porpora, (2000). Ai poco pratici dello splatter potrebbe fare una certa impressione e agli horror-astemi potrebbe fare anche rizzare qualche pelo, ma vista la quantità di horror sul mecato, questo è lontano dall'essere consigliabile. Seguito da Anatomy 2 (2003).
TRIVIA
⟡ L’uscio che, nel film, porta all'obitorio, in realtà si apre sul bar di facoltà della Technische Universität di Monaco.
⟡ Il film fu proiettato nel grande auditorium in legno che si vede nella stessa pellicola, generando per gli spettatori un effetto di film nel film.
⟡ I modelli usati nel film erano ispirati alla famosissima esibizione artistica di Gunther von Hagens, "Body Works", in cui venivano esposti veri cadaveri sezionati e plastificati. Nel film, comunque, furono usate riproduzioni perché usare i veri cadaveri di Hagens parve troppo macabro.
⟡ Due perplessità. Primo, a differenza di quanto detto nel film, la miocardiopatia ischemica non è una malattia rara ma è una delle più frequenti malattie cardiache. Secondo, Paula è una studentessa modello con un punteggio di 733 al concorso, però, quando fa un'autopsia, non riesce a riconoscere un testicolo estratto da lei stessa dallo scroto di un cadavere, considerando che in uno scroto non è che si possa trovare altro se non i testicoli e i vasi annessi.
Titolo originale
Anatomie
Regista:
Stefan Ruzowitzky
Durata, fotografia
103', colore
Paese:
Germania
2000
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
