Aracnofobia

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Voto:

Da una spedizione entomologica andata male in Venezuela, i ragni sudamericani arrivano fino alla statunitense Canema City e, lì, si riproducono con gli aracnidi nativi dando vita a una specie letale. A Canema arriva anche l'aracnofobico dottor Ross (Jeff Daniels) che viene malvisto quando inizia a capire che i numerosi decessi in paese sono opera dei ragni.

LA RECE

Thrillomedy da domenica pomeriggio, perfetta per introdurre al cinema horror qualche anima acerba.

Primo film distribuito dalla Hollywood Pictures, una delle tante diramazioni della Disney create per diversificare i propri prodotti; alla base della fondazione della Hollywood Pictures, il desiderio dell'azienda di mettere sul mercato film pensati per un pubblico adulto quali Tombstone (1993), Dangerous minds - pensieri pericolosi (1995), la Lettera scarlatta (1995). Con le spalle coperte da Spielberg che compare come produttore esecutivo e la Industrial Light and Magic agli effetti speciali, Aracnofobia, a partire dalla locandina che ricorda non poco i toni colore di un poster di un qualche cartone Disney, interpreta perfettamente la volontà dell'azienda: realizzare un horror per tutta la famiglia che mostri qualche truculenza ma stemperi il gioco con una sana dose d'ironia veicolata dal simpatico John Goodman. Alla regia, Frank Marshall che debutta dopo essere stato produttore esecutivo per Spielberg dai tempi di Poltergeist (1982). Protagonista Jeff Daniels, una specie di Gerry Scotti d'oltreoceano ma col ciuffo, perfetto nella parte del dottore tenerone e aracnofobico che, sfiga vuole, si trova incastrato proprio in un film pieno di ragni. Naturalmente, grande catarsi finale con incendio strepitoso di gusto '80 e lo zio Gerry che sconfigge la propria fobia per amore della famiglia e della società tutta. Suona mediocre per coloro che cercano emozioni forti ma, all'interno del proprio genere definito da alcuni thrillomedy, Aracnofobia si fa voler bene un po' come se ne vuole allo scemo del villaggio. La regia di Marshall è misurata come si conviene, con qualche guizzo fotografico nell'incipit quando al centro dell'inquadratura appare la maestosità delle Angel Falls venezuelane. La tensione, soprattutto nella parte finale, è canonicamente ben resa. La commercialità dell'operazione traspare, però, dal ritmo scientificamente cadenzato con cui i momenti di tensione sono inframezzati a momenti di calma o comicità con la stessa routinaria prevedibilità con la quale, alla fine di ogni livello di un videogame, un giocatore deve affrontare il boss per passare oltre. Dopo l'ennesimo ragno che fa capolino davanti alla cinepresa, con la consapevolezza che il vecchio in pantofole si beccherà di certo un letale morso all'alluce, il film fa sorridere. Sfortunatamente, Aracnofobia è un film troppo buonista per mettere davvero in pericolo i protagonisti e, quindi, per far sì che lo spettatore provi brividi genuini. Rimane il serafico piacere di godersi un horroretto da domenica pomeriggio perfetto per introdurre al cinema della paura qualche anima acerba, sempre che si abbia voglia di rispondere a diecimila domande sugli aracnidi di cui non si conoscono le risposte.

TRIVIA

Frank Wilton Marshall (1946) dixit: “Mi piace produrre, è molto più facile che dirigere, e volevo essere presente per i miei figli. Non c'è stato un progetto che mi abbia ispirato. Sono abbastanza fortunato da non dover fare un film; devo amarlo davvero e appassionarmene” (boxofficemojo.com).

⟡ Canaima, il nome della cittadina del film, è il nome dello spirito della vendetta per gli indiani Guyana. È anche il nome dell'area del Venezuela in cui si trovano le Cascate dell'Angelo, le più alte del mondo. 

⟡ Il ragno che cammina sul televisore impalla una puntata della serie Family ties (1982-1989), passato in Italia come Casa Keaton.

⟡ I piccoli aracnidi usati nel film sono ragni di Avondale (Delena Cancerides), una specie innocua della Nuova Zelanda. Spediti dal Landcare Research di Auckland, i ragni non furono riconsegnati ai neozelandesi per ragioni di quarantena. I grossi ragni, invece, sono tarantole mangia volatili il cui diametro, zampe comprese, può superare i 20 cm; questi ragni, a differenza degli altri, possono mordere. I ragni nel film venivano maneggiati solo dall'entomologo Steven R. Kutcher.

⟡ Il suono del ragno calpestato dal disinfestatore interpretato da John Goodman fu realizzato schiacciando un paio di patatine.

Titolo originale

Id.

Regista:

Frank Marshall

Durata, fotografia

75', colore

Paese:

USA

Anno

1990

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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