la Bambola che uccide

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Voto:

I coniugi Wade vanno in Messico con i due figli per aprire un'azienda che produce bambole. L'azienda, però, è vicina a uno scavo archeologico dal quale si sono sprigionate forze negative. Una delle bambole verrà posseduta da uno spirito maligno che si legherà alla piccola Jessica (Candy Huston).

LA RECE

Mockbuster che tenta di capitalizzare sulla fortuna di Chucky, la bambola assassina, ma siamo parecchio distanti.

Horror che nel 1992 godette di una brevissima possibilità nelle sale cinematografiche del midwest statunitense ma, poiché la sua natura era palesemente quella di un prodotto tv, il film tornò presto alle dimensioni più modeste dell'home video. Dolly dearest è una variante low-budget de la Bambola assassina (1988), ricca di luoghi comuni, piattezza registica e un gusto tipicamente '80; tuttavia, nel suo piccolo e grazie a uno score musicale azzeccato, la bambola riesce, in alcune circostanze, a spaventare. A differenza del Chucky portato sul grande schermo nel 1988, i movimenti di Dolly vengono suggeriti, più che mostrati, grazie all'uso di un montaggio veloce e di una controfigura; l'effetto che ne sortisce è abbastanza convincente. Tutto il resto del film, però, è con un piede oltre la linea del disastro: mancano gli attori e l'unica che si distingue nel cpmparto è Denise Crosby nei panni della madre della piccola Jessica, benché pensi che il modo migliore per trasmettere al pubblico la propria ansia sia toccarsi i capelli e la testa in continuazione. Malissimo riuscite anche le incursioni nel possession-movie che vedono Jessica parlare con voci diaboliche e dare di matto quando la casa viene benedetta, ennesimo e tardivo rimando a l'Esorcista (1973). Dolly dearest manca di creatività e di un minimo di violenza e sangue: le poche morti visibili sono del tutto asciutte; forse la regista Lease, di formazione televisiva, pensava già a una distribuzione home-video. La conclusione del film lo pone alle corde con la frase da resa dei conti - "Play with this, bitch!" - e la chiusa di fronte a un'esplosione catartica tipicamente anni '80, con la mamma che dice alla figlia: "It's over". Senza un buon cast, senza idee rilevanti, senza una sceneggiatura valida, l'inquietante scalpiccio e le espressioni maligne di Dolly possono davvero poco. Filmetto ormai vintage buono solo per patiti di bambole maligne.

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Dolly dearest

Regista:

Maria Lease

Durata, fotografia

93', colore

Paese:

USA

Anno

1991

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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