la Bimba di Satana

Voto:

Maria (Marina Hedman) è stata uccisa dal marito Antonio (Aldo Sambrell) mentre la giovane e bella figlia Myria (Jacqueline Dupré) è assistita da una suora (Mariangela Giordano). Lo spirito di Maria s'impossessa del corpo della figlia per portare a compimento una sexy vendetta.

LA RECE

Terribilissimo erotic-horror di Mario Bianchi. Semplicemente uno dei bis italiani peggiori di sempre. Bella la locandina, però.

Mariobiancata che, in qualche modo, può essere considerato il remake di Malabimba (1979), già quello terribile tentativo porno-horror che gode di sculto per il noto pompino al paralitico. La non premiata ditta Bianchi-Crisati ci riprova per la felicità della raincoat crowd. Il risultato è doppiamente trucido perché la scarsità della precedente pellicola viene riproposta, con il limite che ora non suona più neppure nuova. La storia è, ovviamente, un risibile pretesto per affastellare il maggior numero di nudi possibili, questi ultimi gestiti dal tridente femminile Mariangela Giordano, Jacqueline Dupré e Marina Hedman (aka Frajese, aka Lotar). La prima recita persino con troppa convinzione, dato il set che calca; il suo abbigliamento da suora le consente incursioni nel nunsploitation con grandi momenti di denudamento spiato attraverso la solita porta socchiusa. La Giordano, non nuova alle produzioni bianchiane, pare si sia lamentata per la scelta di inserire spezzoni hard che vedevano protagonista la Hedman, quest'ultima per metà film morta su un letto di pietra per poi darsi da fare con questo e quello. Io, però, gli inserti hard non li ho visti. A livello puramente fisico, la migliore è la giovane Jacqueline Dupré che dopo questo film sparirà fra le nebbie dell'oblio cinematografico con grande sollievo degli amanti della buona recitazione. Noiosissima prova di bassa manovalanza, la Bimba di Satana è un pessimo prodotto a un passo dal porno che avrebbe avuto più dignità a essere tale, in quanto il tentativo di dargli una storia (più gialla che horror) e una sceneggiatura esita in questo tipo di dialoghi: "Non ti sopporto! Vado a letto con chi mi pare e piace perché sei impotente, capisci? Un miserabile!". Non si può neanche dire che sarebbe stato meglio che Mario Bianchi si fosse dato alla realizzazione di film hard, perché è proprio quello che ha fatto regalando al mondo titoli quali: Baby nata per godere ovvero la figlia libidinosa (1991), Cavalla per stalloni doc ...bocca calda mani di velluto (1992), Dentro il vulcano... Mandingo Superstar (1994), Doppio contatto anale (1995), Una Famiglia per pene (1996), Francesca: sinfonia anale (1997). Eh, sì, immagino che accordi. Ma poi, il vero problema è la noia, non la bruttura e il grottesco che avrebbero potuto rendere la Bimba di Satana un buon prodotto per gli amanti del "so bad so good"; qui, invece, c’è solo del gran bad. E la Bimba di Satana va dritta fra il novero delle pellicole bis italiche più brutte di sempre. ①

TRIVIA

⟡ L'attrice Christiane Maybach, nei primi anni '60, divenne un sex symbol per la sua somiglianza a Marilyn Monroe. 

⟡ L'attrice Karin Kernke parteciperà al docusexy Schulmädchen-Report 12. Teil: Wenn das die Mammi wüßte (1978), ovvero “se lo sapesse la mammina”. Chissà.

Regista:

Alan W. Cools [Mario Bianchi]

Durata, fotografia

74', colore

Paese:

Italia

Anno

1982

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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