Malabimba

Sconsigliato

Voto:

La sedicenne Bimba Caroli (Katell Laennec) viene tenuta barricata nel castello della sua famiglia che si diletta in sedute spiritiche. Una sessione finita male porta lo spirito di un’antenata a incarnarsi nel corpo di Bimba che diventa ninfomane: la giovane ci proverà col maggiordomo, col padre, con lo zio e con suor Sofia (Mariangela Giordano); quando Bimba non riesce a combinare qualcosa di sostanzioso, allora si masturba come una forsennata per la gioia del suo orsacchiotto. Suor Sofia decide di sfidare il Maligno a colpi di lesbismo ma la santa donna ha perso in partenza: il Serpente ha la lingua biforcuta.

LA RECE

Erotic-horror e possession-movie di rara pochezza. Gli inserti hard possono alzare l'asticella di un poco se piace la materia. Di scult la fellatio al paralitico Adolfo.

Pellicola che inaugurò la collaborazione fra il produttore Gabriele Crisanti, il soggettista e sceneggiatore Pietro Regnoli, i registi Andrea Bianchi e Mario Landi, e uno stuolo d'attori fra i quali Gianni Dei, qui assente, e la sempre nuda Mariangela Giordano. Fra i prodotti della premiata ditta, si segnalano leccornie del "so bad so good" quali: Giallo a Venezia (1979), Patrick vive ancora (1980), la Bimba di Satana (1982), le Notti del terrore (1980) e un tardo Bambola di carne (1995). E nessuno di questi è ricordato come un buon film. Malabimba attacca subito con un flashing che espone il voluminoso seno di Nais (Patrizia Webley) e il prosieguo è sesso, più o meno spinto, e scene hard, più o meno inserite successivamente per il mercato straniero. Di horror non c'è praticamente nulla se non una certa atmosfera gotica dovuta alla location, il solito castello di Balsorano, e la reminiscenza assolutamente non vaga a l'Esorcista (1973), ivi compreso il rifacimento della scena con la ragazza turpe che sconvolge gli ospiti in sala durante la festa di famiglia (cosa anche rifatta ne l'Anticristo, 1974). Le citazioni dotte, però, finiscono qui, anche perché si potrebbe dire che Malabimba sia, in pratica, la versione quasi hard del film del ‘73. Preso atto della componente sessuale della pellicola, la pecca è che non si sia premuto con decisione il piede sull'acceleratore. Comunque, è passata alla storia la fellatio di Bimba allo zio Adolfo, paralitico ma assolutamente non impotente, che subisce il sesso orale e piange - di gioia, certo - prima di rimettere l’anima a Dio. La presenza della Giordano nei panni di Suor Sofia garantisce l’essenziale ossimoro; i suoi sforzi per combattere il peccato sono vani e, tolta la tonaca e fattasela leccare da Bimba (non la tonaca), il nunsploitation ha ragione d'essere. In sintesi: un po' sadomaso, un po' oral, un po' da dietro, un po' lesbo, un po' di masturbazione, un po’ possession-movie, zero paura, zero sangue, recitazione pessima e dialoghi scarsi messi in bocca ad un’aristocrazia presa per i fondelli. Sconsigliato, anche se gode di un vago culto per la sua innegabile bruttezza.

TRIVIA

⟡ Nel 2007 è uscito un breve documentario di 20 minuti che ha approfondito la storia di questo film, si tratta di Malabimba uncovered, per la regia di Federico Caddeo. 

⟡ Il film venne girato al terzo piano del castello di Blasorano, dato che i primi due erano occupati da un ristorante ed un albergo. Le stanze non erano state igienizzate, quindi, quando si procedette ad usare dei forti ventilatori per simulare la possessione ai danni della suora, Mariangela Giordano respirò un sacco di polvere e muffa e ciò le causò una febbre altissima. Anche in queste condizioni, l’attrice dovette continuare a recitare: “Mi venne la febbre a 40,2° e continuavo a lavorare perché dovevo terminare il film ma mi appoggiavo a una parete, perché non stavo in piedi. Quando girai la scena della morte della suora ricordo che proprio crollai al suolo perché ero distrutta” (Nocturno 100, 2010).

Regista:

Andrew White [Andrea Bianchi]

Durata, fotografia

99', colore

Paese:

Italia

Anno

1979

Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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