Blu profondo
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Voto:
Era un brutto periodo per il regista Harlin. Il suo precedente film, Corsari (1995), aveva realizzato un flop senza precedenti: un budget di 98 milioni di dollari aveva portato ad un incasso globale di 10 milioni, con la casa di produzione Carolco (quella di blockbuster del livello di Rambo, 1982, e Terminator 2, 1991) che dichiarava bancarotta sei mesi prima che i film arrivasse nei cinema. Insomma, molto male. La Warner, comunque, per uno script che si era comprata nel 2014 e aveva tenuto nel cassetto, decise di affidare questo revival de lo Squalo (1975) ad Harlin, mettendo in moto la macchina produttiva nel 1996 per un film che, fra CGI e soldi in ballo (60 milioni di dollari) tradiva la regola che governò il lavoro di Spielberg, ovvero mostrare il meno possibile. Questi i fattacci: un miliardario decide di spendere 200 milioni in una stazione sottomarina nella quale la spregiudicata dottoressa Susan McAlester (Saffron Burrows) conduce esperimenti genetici su squali mako per sviluppare una cura contro l'Alzheimer. Per accelerare la crescita del tessuto cerebrale, la dottoressa ha modificato geneticamente tre esemplari, rendendoli, però, involontariamente superintelligenti e letali. Quando un grave incidente mette in pericolo i finanziamenti del progetto, arriva l'ispettore Russell (Samuel L. Jackson) per valutare la situazione ma le cose vanno male e i sopravvissuti (Michael Rapaport, Thomas Jane, LL Cool J, Stellan Skarsgård) devono cavarsela da soli. Interessante la figura della scienziata faustiana, di solito ruolo maschile, che fatica a comprendere i limiti del suo operato anche quanto tutto il mondo intorno a lei, e che lei ha creato, va in pezzi: potenziali limiti demiurgici e, dato che è donna, materno-genitoriali ma la riflessione non emerge dal pelo dell’acqua. Qui, la hybris della donna, e del magnate investitore, trovano incarnazione in nell'inconoscibile che loro pensavano di conoscere e governare ma che, invece, non può essere gestito dal controllo razionale. Personaggi e dialoghi funzionali ad un horror-action con squali non solo aggressivi ma anche, in qualche modo, sadici; come dire che l’espansione della capacità cognitiva porti invariabilmente al male, non al bene (stesso processo che sottende all’attuale valutazione pop della IA). Volti di richiamo, fra i quali svetta Samuel Leroy Jackson e, per il pubblico più giovane, il rapper LL Cool J, ma, in realtà, sono tutti in ruoli intercambiabili, in primis l'eroe con le "palle davvero enormi"; così gli parlano, come fosse un bovino. Risultato dinamico ma, anche rivisto più volte, modesto, pur essendo l’effettistica ben realizzata per quegli anni. È che, come aveva visto giusto Spielberg, più mostri, meno paura ottieni. Diciamo, ad essere generosi, che aleggia il mood di the Abyss ma, allora, meglio vedersi quest’ultimo che, oltretutto, venne fatto nove anni prima. Con due seguiti direct to video: Blu profondo 2 (Video 2018), Blu profondo 3 (Video 2020).

Fast rating
Titolo originale
Deep Blue Sea
Regista:
Renny Harlin
Durata, fotografia
105', colore
Paese:
USA
1999
Scritto da Exxagon nell'agosto 2025; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0