Boy meets girl
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Voto:
Tevin (Tim Poole) incontra Anne Marie (Margot Steinberg) al pub; i due decidono di andare all'appartamento di lei che mostrerà a Tevin un film porno mentre gli serve una bevanda avvelenata che fa perdere conoscenza all’uomo. Quando Tevin si sveglia, si trova legato su una sedia da dentista in una stanza buia. Da questo momento, Anne Marie e un misterioso aiutante iniziano a torturare Tevin ponendogli questioni sulla sua vita e sulla sua morale.
LA RECE
In anni di poco successivi al decennio dei video nasty, il film recupera alcune suggestioni del Rape 'n' Revenge e anticipa certe logiche del torture-porn a venire. Tosto ma non imperdibile.
Strano film inglese low-budget che nasconde le sue peculiarità dietro un titolo da flick sentimentale. Boy meets girl recupera, in anni di poco suc-cessivi al decennio dei video nasty, alcune suggestioni del rape and revenge e anticipa certe logiche del torture-porn con l'ambientazione isolata e minimale, nonché la tortura come elemento centrale che, ad alcuni, ha fatto tornare alla memoria il ciclo Guinea pig; paragone fuorviante poiché Boy meets girl, nonostante la tematica, mostra meno di ciò che lasci intendere. Probabilmente, una pellicola come Hard candy (2005) è il paragone più adatto. È sicuro, invece, che Boy meets girl, con la sua oggettistica e il suo abbigliamento, potrebbe fare la gioia dei cultori del BDSM che però dovrebbero avere anche un certo gusto per le verbosità: in Boy meets girl, infatti, i protagonisti interagiscono in una serie di discussioni più o meno ben scritte e recitate circa la violenza, il conflitto maschi-femmine e la società. Il film, non esplicito come si possa supporre, tenta anche le strade dell’eleganza formale: l'utilizzo degli intertitoli e certe sequenze - il finale a lume di candela, ad esempio - mostrano una pretensione arty. Come horror che presenta terribili torture, Boy meets girl rischia, a più riprese, di essere fine a se stesso; tuttavia, paragonato a pellicole consimili, risulta più accessibile quand’anche tetro e grottesco; visto ora, dopo molta produzione filmica dell’eccesso, il lavoro di Brady perde parecchio del coraggio che, invece, aveva come prodotto lanciato nella prima metà degli anni Novanta. Ad ogni modo, non un film imperdibile.
TRIVIA
Ray Brady (1961) dixit: “Dopo aver pasticciato per due anni con varie telecamere Super 8, ho deciso chiudere con il lavoro che avevo, e fare un corso di base seguito da una laurea in media cinematografici” (Barnwell, 2008).
⟡ Il film fu bandito per otto anni in UK.
⟡ Quando si stava filmando nell'appartamento che si trovava nella parte sud di Londra, Georgina Whitbourne fu così convincente nei panni della vittima urlante che arrivarono due camionette della polizia interrompendo le riprese.
Titolo originale
Id.
Regista:
Ray Brady
Durata, fotografia
93', colore
Paese:
UK
1994
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
