Byzantium

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Voto:

Diciotto anni dopo Intervista col vampiro, il regista Jordan torna a parlare di succhiasangue, grazie al cielo in modo meno esangue di quanto richieda l’adolescentilismo della Twilight sega, e con un tormento legato alla mostruosità che emargina. Idealmente si tratta di un vampire-movie femminista, con la madre Clara (Gemma Arterton) che, forzata alla prostituzione e divenuta vampira, mena per il mondo la figlia eternamente giovane Eleanor (Saoirse Ronan) per nulla contenta della propria condizione e del modo in cui Clara continua a sbarcare il lunario. Ambiguo il femminismo veicolato dalla prostituzione, dal momento che, è vero, Clara sembra usare i clienti più di quanto loro usino lei, ma è anche vero che spinge altre donne al meretricio. Ad ogni modo, il pivot è l’amore tormentato fra Eleanor e Frank (Caleb Landry Jones). Lei di una bellezza botticelliana tipo Capotondi, e mio coup de foudre già da Espiazione (2007). Lui emofiliaco. Anche la figura del povero Noel è interessante. Innegabile la cura realizzativa e fotografica, soprattutto nel finale di sangue, ma il film non manca di annoiare con una narrativa lontana dall’essere indimenticabile, come invece fu per Lasciami entrare (2008), pellicola che Byzantium, a tratti, ricorda. O forse così vorrebbe.


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Titolo originale

Id.

Regista:

Neil Jordan

Durata, fotografia

118', colore

Paese:

USA, Irlanda, UK

Anno

2012

Scritto da Exxagon nell'anno 2016; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0