la Città che aveva paura

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Voto:

Remake-sequel de la Città che aveva paura (1976) particolarmente incomprensibile se non si è visto l'originale basato sui fattacci reali del Killer Fantasma che uccise otto persone a Texarkana, Texas, e mai fu catturato. Qui si bypassa la soluzione che le indagini del tempo dimostrarono come più verosimili (il colpevole fu, con tutta probabilità, un ladro di macchine) e si offre un finale quantomeno disonesto per mettere alle corde Jarnie (Addison Timlin), la final-girl di turno. Film lontano da qualsiasi memorabilità ma si apprezza il body count (14) con tanto di riproposizione dell'iconica scena del "trombone con coltello", l'eliminazione delle cornici comico-demenziali che fiaccavano l'originale, una certa cura nella fotografia e nelle inquadrature, e il fatto che, così come nell'originale l'aspetto della gente fosse Seventy benché la storia risalisse al '48, qui, la gente di Texarkana del 2013 veste abbigliamento anni '70. Visto mentre ritagliavo e incollavo delle cose che non sto a dirvi e, in questa configurazione, il film non mi è dispiaciuto neanche troppo. Quindi quel tipo di film che si gode di più mentre si stira o si fanno cose così. Cose così non riguardano lo smartphone. MAI.


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Titolo originale

The Town that Dreaded Sundown

Regista:

Alfonso Gomez-Rejon

Durata, fotografia

86', colore

Paese:

USA

Anno

2014

Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0