la Città che aveva paura

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Voto:

Texarkana, Texas, 1946. Un folle, incappucciato con un sacco di iuta, inizia ad aggredire ed uccidere coppiette. La pacifica cittadina va nel panico e, quando cala la sera, si asserraglia in casa. A catturare il Killer Fantasma viene chiamato il vigoroso capitano J.D. Morales (Ben Johnson).

LA RECE

Proto-slasher interessante per le sue radici affondate su un vero fatto di cronaca non del tutto risolto. I due registri terrorizzante e ironico, però, legano male. Cult minore, ma solo in USA.

Proto-slasher mal cucinato nonostante gli ingredienti fossero di qualità. A differenza di tanti horror che si ammantavano della dicitura "tratto da una storia vera" e poi si rivelavano invenzioni, the Town that dreaded sundown basò il suo plot sulle reali scorribande omicidarie, ancora irrisolte, di un misterioso figuro che colpì a Texarkana nel 1946 dando vita a quelli che furono definiti "Texarkana Moonlight Murders", anche se, va detto, il giornalista del luogo Robert Kerr, visto il film di Pierce, lo definì "total fiction". Ad ogni modo, si riconosce un certo fascino filmico a questo killer muto e mai mostrato in volto (così simile al Jason Voorhees de l'Assassino ti siede accanto, 1981) che porta un antitetico scompiglio negli Stati Uniti di fine anni '40, quintessenza dei pacifici amorazzi dei giovani perbene nei drive-in. Il regista Pierce, non di Texarkana ma residente in essa per diversi anni, traspose in questo film l'attitudine pseudo-documentaristica utilizzata con discreto successo nel precedente the Legend of Boggy Creek (1972), storia del Bigfoot di zona. Peccato che la ricostruzione dell'America anni '40 riesca male a Pierce che presenta un film tipicamente Seventy con troppi innesti di situazioni ironiche di quelle che divertivano i moonshiners del luogo. Diseguale fra situazioni effettivamente teste e orrorifiche, ed altre demenziali con macchine che escono di strada al rallenty (e musichette consone al ridicolo), la Città che aveva paura non può pienamente entusiasmare, e si ritaglia il suo cubicolo di memorabilità solo per la scena in cui il folle killer lega un coltello a un trombone e, suonandolo, pugnala alla schiena una ragazza legata a un albero (cosa mai fatta dal vero assassino). Un sadismo presente ma, ripeto, stemperato da troppe situazioni monocordi, inopportune e da un manipolo di attori di non buona caratura. Comunque, tutto questo, prima della grande esplosione slasher inaugurata da Halloween - la notte delle streghe (1978). Il film gode di un suo piccolo culto in USA, anche perché, dopo una breve presenza in tv nei primi anni '80, sparì per ricomparire in DVD solo nel 2013. Nel 2014 uscì la Città che aveva paura, modesto sequel più che remake.

TRIVIA

Charles Bryant Pierce (1938-2010) dixit: "Ho sempre affermato che per essere un regista decente si deve aver giocato bene da bambino. Io giocavo ai cowboy e agli indiani e, con le macchinine, costruivo strade e ponti coi bastoncini" (en.wikipedia.org).

⟡ Il vero serial killer, nominato dalla stampa Fantasma di Texarkana, agì in quella cittadina del Texas uccidendo otto persone fra il 23 febbraio e il 4 maggio 1946; poi, gli omicidi si interruppero bruscamente. Come citato anche dal sequel-remake del 2013, il maggior indiziato dei crimini fu il pregiudicato 29enne Youell Swinney, segnalato dalla moglie Peggy dopo che l'uomo gli aveva descritto particolari che solo il killer poteva conoscere. La donna, però, non testimoniò mai contro il marito. Youell finì in prigione per furto d'auto e, secondo le leggi del luogo, siccome era recidivo, fu condannato all'ergastolo per essere, poi, comunque rilasciato di prigione nel '73. Benché Swinney, morto nel 1994, non abbia mai confessato né vi siano prove sostanziali della sua colpevolezza, nondimeno sono diversi i ricercatori che reputano che il Fantasma di Texarkana fosse proprio Swinney, almeno per cinque degli otto omicidi.

Titolo originale

The Town That Dreaded Sundown

Regista:

Charles B. Pierce

Durata, fotografia

90', colore

Paese:

USA

Anno

1976

Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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