la Creatura del mare fantasma

Voto:

Dopo la rivoluzione a Cuba, il gangster Renzo Capetto (Antony Carbone), la sua ragazza Mary-Belle Monahan (Jones-Moreland) e la sua gang aiutano due militari cubani a lasciare l'isola. I militari portano con loro dell'oro; Capetto pensa di farli fuori dando la colpa a un ipotetico mostro. Però, poi, un mostro salta davvero fuori!

LA RECE

Sveltina cormaniana di scarsissimo rilievo, cioé siamo nell'area degli Z-movie. Elementi comici indigesti.

Storia vuole che Corman e la sua crew si siano recati a Porto Rico per filmare due pellicole nel giro di poche settimane. Tuttavia, siccome di Corman si trattava, ecco che le pellicole prodotte furono tre e vennero definite "The Puerto Rico Trilogy": l'Ultima donna sulla Terra (1960), Battle on blood island (diretto da Joel Rapp, 1960) e, appunto, la Creatura del mare fantasma. Con i medesi attori e le medesime location, Corman fonde commedia patetica e horror inesistente che mette a dura prova anche il più volenteroso amante dello Z. In effetti, molti hanno fatto notare, non senza ragioni, che questo film sia solo tangenzialmente un horror con un mostro che compare solo di sguincio; in realtà la Creatura del mare fantasma sarebbe un crime-comedy che nasconde una satira politica (Cuba-USA) che, però, non si dimentica le ragioni di botteghino e, appunto, butta sul set un insensato mostro con effetto di richiamo. Può anche essere che dietro a questo prodotto rafazzonato ci siano inenti altri e alti, tuttavia è davvero difficile resistere a tutta la durata di un film composto da sketch che vi faranno sbellicare dalle risate solo se la vostra icona di comicità è Martufello. Si distingue, in questo mare "salato e melmoso", un marinaio/malvivente un po' tonto che, però, sa imitare il verso degli animali: a lui, soprattutto, viene assegnato il compito di dare vita a "simpatici" siparietti. D'altra parte, chi si approccia a Corman (ormai sempre meno) lo fa nella trepidante attesa dell'apparizione del mostro di turno sperando in qualche soluzione visiva bislacca: il regista non solo mantiene le promesse ma va anche oltre. La creatura del film è così oscenamente mal fatta che le sanguisughe di Attack of the giant leeches (1959) potrebbero passare come creazioni di Rambaldi. Impossibile essere terrorizzati dal mostro, impossibile ridere alle battute. Si può, invece, rimanere pietrificati dalla noia e dall'inettitudine degli attori. Più per il fattore di bizzarria che altro, si salva la parte di cartone animato mostrata all'inizio. Pur patitissimi di horror, lasciate che questa scarna recensione sazi la vostra curiosità riguardo la Creatura del mare fantasma: evitate lo sperpero di 75 minuti della vostra vita. Ovviamente, come spesso accade con film di bassissima lega, c'è un manipolo di irriducibili, con spirito oppositivo a priori, che vi dirà che questo di Corman è una sorta di capolavoro incompreso e siete voi che non capite. Dategli ragione, si fa sempre così.

TRIVIA

⟡ Questo film non è protetto da copyright ed è, ormai, opera di pubblico dominio. ⟡ Quando il film fu venduto alla Allied Artists Television nel 1963, dovettero essere girate tre nuove scene per espandere la durata della pellicola a 75 minuti. Queste le sequenze aggiunte: una scena prima dei titoli di testa in cui l'agente XK150 incontra l'agente XK120 che gioca a scacchi in un bar; una scena in cui Mary-Belle canta la canzone che dà titolo al film, mentre alcuni cubani tentano un arrembaggio; l'agente XK150 trova un telefono pubblico sulla spiaggia e chiama XK120 che sta nello stesso bar mostrato all'inizio.

Titolo originale

Creature from the Haunted Sea

Regista:

Roger Corman

Durata, fotografia

75', b/n

Paese:

USA

Anno

1960

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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