Delitti: tracce allusive

Voto:

1945. L’idealista scrittore Gunnar (Gustaf Hammarsten) vuole recarsi nella Berlino post Seconda Guerra Mondiale per respirare l’aria di una rinascita socio-culturale e, in questo clima, vorrebbe fare la differenza usando con le altre persone gentilezza e collaborazione. Sul treno che lo porterà a meta, però, Gunnar incrocerà un’umanità varia di non facile approccio.

LA RECE

Consigliata commedia neo-noir dai dialoghi scoppiettanti e dai personaggi deliziosamente scritti.

Gradevole neo-noir comico sulla scia di lavori quali Invito a cena con delitto (1976) che rilesse il giallo parodiandolo ma mantenendo, anzi, esaltando i tipici elementi del genere. Lo svedese Dalle, a partire dall’elegante bianco e nero, e fino all’intrigo dell’omicidio della moglie in odore hitcockiano, costruisce un divertente ingranaggio noir-comico abitato da una serie di protagonisti molto ben scritti: il reduce vittima del buonismo di Gunnar; la coppia gay composta da un misantropo e un anziano fragile che si odia per la sua natura omosessuale; un’anziana cinica e disillusa; una suora che ha perso la fede. A lato di alcuni quadretti divertenti per la loro vis comica anche slapstick, abbiamo certi discorsi non troppo sciocchi che fanno emergere le vacuità rivestita da toni grevi e intellettuali della borghesia tormentata dentro quanto la povera gente lo è fuori. Fra Wagonlits con omicidi (1976) e Assassinio sull'Orient Express (1974), la pellicola di Dalle viaggia sul binario wittgensteiniano dell’apparenza che inganna, e si sforza di somministrare un intrigo neanche troppo imprevedibile ma piacevolmente tessuto all’interno di una trama ricca di trovate e dialoghi scoppiettanti come il migliore Woody Allen di un tempo. Poco visto, sia per il bianco nero, sia per la sua svedesità, Delitti: tracce allu-sive merita, invece, una visione da parte di chi è in cerca di pellicole non canoniche, e può reggere tranquillamente anche ad una seconda passata.

TRIVIA

Peter Dalle (1956) dixit: “Direi che abbiamo molti colleghi che pensano troppo al loro lavoro; scrivere, dirigere e recitare è un lavoro molto pratico, quindi il mio consiglio, visto l’avanzamento tecnologico, è: fatelo e basta! Prendete il cellulare e girate un film. Basta farlo, trovare amici e lavorare insieme. Siate coraggiosi!” (mackansfilm.org).

⟡ Il regista compare nei panni del capotreno. 

⟡ Il titolo originale, tradotto, significa: “Apparentemente: un film sui treni"

Titolo originale

Skenbart: En film om tåg

Regista:

Peter Dalle

Durata, fotografia

100', b/n

Paese:

Svezia

Anno

2003

Scritto da Exxagon nell'anno 2019; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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