Deserto rosso sangue
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Voto:
Molly (Brittany Allen) è una spogliarellista cocainomane in viaggio col pappone verso un luogo di salvezza in un mondo infestato dagli zombi. In mezzo al deserto statunitense, l’uomo viene aggredito dal morto vivente, poi nominato Piccolo (Smalls nell’originale, Juan Riedinger), e Molly, ora tutta sola, si trova lentamente inseguita a piedi nel deserto dallo zombie al quale lentamente si affezionerà, anche perché Piccolo la salverà da uno stupro. Il gioco dello zombie-road-movie sembra originale ma non lo è (the Battery, 2012), e certi colpi bassi ma smart (l’assorbente interno usato, dato da ciucciare allo zombi per tenerlo buono) non feriscono mai davvero. Un po’ più interessante, invece, che sia un morto, e non un vivo, a insegnare alla “donnaccia” l’affetto umano e a far riemergere l’istinto materno. Quanti, però, rintracciano questa lettura? Retoricissimo il finale, però tutto quello che c’è prima ha abbastanza energia per tenere acceso l’interesse, anche se è più la sabbia che lo spettacolo. La Allen, comunque, ci si è impegnata parecchio e piace. Per chi è a digiuno di morti vivi - ormai nessuno - potrebbe risultare parecchio curiospo. Titolo della distribuzione italiana bruttissimo rispetto all'originale e scovato da qualcuno che, evidentemente, aveva fretta di timbrare e tornare a casa.

Titolo originale
It Stains the Sands Red
Regista:
Colin Minihan
Durata, fotografia
92', colore
Paese:
USA, Canada
2016
Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0