the Devil rides out

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Voto:

Il duca de Richleau (Christopher Lee) e Rex Van Ryn (Leon Greene) sorprendono l'amico Simon (Patrick Mower) nel bel mezzo di una messa nera officiata da Mocata (Charles Gray). Questo è l'inizio di una guerra fra il bravo Richleau e il satanico Mocata che vuole a tutti i costi reclamare per il regno del Male l'anima di Simon e della bella Tanith (Nike Arrighi).

LA RECE

Rispettabilissimo horror satanico a marca Hammer, amato da un Christopher Lee che si ritagliò, caso raro, il ruolo di buono. Non tutto funziona al meglio ma il clima manicheo del racconto ha un suo perché.

Elegante satanic-horror britannico a marca Hammer che precedette di un anno un film a tematica simile che ebbe molto più successo: Rosemary's baby (1968) . Il film fu tratto dal romanzo "Il Battesimo del Diavolo" (1935) del britannico Dennis Wheatley, veterano della Prima Guerra Mondiale che conobbe in patria un enorme successo grazie a una serie di romanzi e lavori relativi all'occultismo. Nel tempo, la fortuna dello scrittore andò scemando, sarà anche perché Wheatley appoggiava i movimenti politici imperialisti e aveva una certa simpatia per Mussolini, Hitler ed Herman Goering; è comunque opinione dei fan dello scrittore che quello in questione sia il suo miglior romanzo. L'adattamento per lo schermo venne curato dall'americano Richard Matheson, grande sceneggiatore e adattatore di opere letterarie. Il film massimizza la dicotomia Bene e Male che, in pratica, caratterizza quasi tutti i lavori della Hammer. È il palesarsi di un’umanità ignorante e con una forza di volontà debolissima stretta nella morsa fra elementi positivi e negativi, questi e quelli incarnati da due protagonisti altrettanto carismatici e potenti, uguali e contrari. Peccato il finale buonista che toglie mordente alla drammaticità della dinamica appena descritta. Fu Christopher Lee, che poi s’innamorò del film al punto da definirlo il suo migliore, a proporlo alla Hammer e a pretendere che gli fosse assegnato il ruolo del protagonista positivo, una parte che, di norma, sarebbe andata a Peter Cushing. Nel ruolo del satanico cattivo, quel Charles Gray che poi fu, forse, il peggior villain nella serie 007 (Agente 007 - una cascata di diamanti, 1971): Gray, con il suo aspetto da dandy, ha la presenza untuosa da debosciato edonista ma gli manca quel cipiglio mefistofelico tale da farne una presenza minacciosa. Dove non arrivarono i personaggi, arrivò, però, il grande regista Fisher che riuscì a trasmettere, con assoluta eleganza, l'essenza manichea del racconto, fino alla costruzione della scena finale che farà scuola, con i protagonisti chiusi nel cerchio magico a proteggersi dalle influenze occulte di Mocata, le quali prendono, fra le altre cose, le forme di un ragno enorme. A questo proposito, pollice verso per gli effetti speciali, unico tallone d'Achille della pellicola. Elegante, magari un po' lento e sicuramente incentrato su un tema che non è più una novità, the Devil rides out è un horror di tutto rispetto, tuttavia apprezzabile nel suo potenziale solo da coloro che subiscono il fascino dell’horror in Terra d’Albione.

TRIVIA

⟡ Il titolo the Devil rides out venne successivamente cambiato in the Devil's bride perché il primo richiamava troppo alla mente una pellicola western per il "to ride", cavalcare

Titolo originale

Id.

Regista:

Terence Fisher

Durata, fotografia

96', colore

Paese:

UK

Anno

1967

Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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