la Donna vespa

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Voto:

La Janice Starling Enterprises, casa produttrice di cosmetici, non vende più come una volta e questo perché Janice (Susan Cabot) sta diventando vecchia e il suo volto non è più il miglior testimonial. Il dottor Eric Zinthrop (Michael Mark) ha, però, estratto un siero dalla pappa reale che, se iniettato, ringiovanisce gli esseri viventi. Janice se lo inietta senza seguire i consigli del medico e il risultato iniziale è una rinnovata giovinezza; l'effetto secondario, tuttavia, è una mutazione in forma di vespa assetata di sangue umano.

LA RECE

Film che gode di un culto "a priori"; in realtà, la pellicola è parecchio modesta e adatta a chi ha dimestichezza con le sveltine di Corman.

B-movie cormaniano girato in gran velocità e grande economia, a distanza di anni assurto a piccolo cult fosse solo per l'immagine della vespa col volto di donna visibile in locandina o per la donna con la testa da vespa mostrata nel film. The Wasp woman nasce per capitalizzare il successo de l'Esperimento del dottor. K (1958) ma le qualità di quest'ultimo non si possono rintracciare nel canonico fantahorror di Corman che, per quanto muova lo spettatore alla simpatia, non ha, in effetti, nessuna qualità specifica. Nonostante la brevità della pellicola, il film risulta lento e verboso, e il fatto che la stragrande maggioranza delle scene si svolgano in un ufficio aiuta non poco ad elevare il tasso di noia. Il soggetto del film non rappresenta certo un lavoro di fino: il film s'intitola la Donna vespa ma il siero che dà vita alla mutazione è sintetizzato dalla pappa reale delle api; inoltre, la mostruosa donna-insetto ha la tendenza a succhiare il sangue umano, cosa che le vespe non fanno; probabilmente un richiamo al vampiro come monstrum più popolare per gli spettatori del tempo. Da segnalare assolutamente l'aspetto trash del trucco al quale si è sottoposta la brava attrice Cabot: si tratta di una semplicissima maschera con cornini e occhioni, una collana (!) e due guantoni neri. Film assolutamente routinario, non presenta guizzi neppure nei momenti conclusivi nei quali la donna-vespa porta scompiglio nel laboratorio. Da notare l'assurda musica del finale. Insomma, è più il titolo ad essere riuscito che il film stesso: molta simpatia per Corman ma, a volte, è davvero difficile difenderlo. Nel 1995, Corman produsse un remake per la televisione via cavo: si tratta di the Wasp woman diretto da Jim Wynorski. Esiste anche un secondo rifacimento: Rejuvenatrix (1988) diretto da Brian Thomas Jones. ④ Trivia.

TRIVIA

⟡ Questo fu l'ultimo film della sfortunata attrice Susan Cabot. Nata nel 1927, orfana, fu affidata a ben otto famiglie differenti. La sua vita fu piagata da una fragilità emotiva e da una paranoia patologica. Fu nota la sua avventura sentimentale, nel 1959, con re Hussein di Giordania che, però, la scaricò quando venne a sapere delle sue origini ebraiche. Mise al mondo un figlio, Timothy Scott Roman, affetto da nanismo, al quale venne prescritto come cura l'ormone della crescita che, scriteriatamente, assunse anche Susan, forse per non fare sentire troppo diverso il figlio. Il 10 dicembre 1986, il figlio Timothy, ai tempi 22enne, la sorprese di notte a letto colpendola ripetutamente con un bilanciere per pesi, uccidendola. Il giovane uomo, che si difese riferendo anni di abusi fisici e psicologici, fu condannato a tre anni con la condizionale. La Cabot è seppellita all'Hillside Memorial Park, Culver City (Los Angeles). 

⟡ Il poster originale di questo film ha una buona quoatazione fra i collezionosti. Online (atthemovies.uk) ne veniva venduta una copia, nel 2024, a 5500 sterline.

⟡ Nonostante il titolo, i credits iniziali sono sovrapposti a un nido d'api. 

⟡ I detective cercano Mr. Zinthorp a Manhattan ma la loro macchina ha una targa californiana, come d'altronde è californiano il panorama visibile, le palme e la mancanza di grattacieli. 

⟡ In una scena finale viene tirata una bottiglia di acido addosso alla donna-vespa: la reazione dell'attrice, che si portò le mani al volto, non fu simulata. Il boccione, realizzato in materiale facilmente frantumabile, era però pieno di acqua e, quindi, così pesante che ferì la Cabot. Oltre a questo, il fumo finto usato per simulare l'azione dell'acido, quasi soffocò l'attrice; dopo essere caduta dalla finestra, impossibilitata a respirare, si strappò la maschera e con essa venne via anche un po' di pelle tanto da lasciarle una brutta macchia viola sul collo. 

⟡ Il regista Jack Hill aggiunse 20 minuti per la versione televisiva senza mai lavorare con gli originali membri del cast.

Titolo originale

The Wasp Woman

Regista:

Roger Corman, Jack Hill (non accreditato)

Durata, fotografia

73', b/n

Paese:

USA

Anno

1959

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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