Evil Toons - Non entrate in quella casa...

Del tridente proposto da Olen Ray composto da boobs, toons e doom piace solo la buona volontà. Operazione di basso profilo poco esaltente anche sul piano sexy.

Progettato dal trafficone dell'exploitation Fred Olen Ray per capitalizzare sul blockbuster Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988) recuperando suggestioni da la Casa (1981), fatto di cui la distribuzione italiana dà un dotto indizio nel sottotitolo, il tutto condito dalle generose forme delle quattro protagoniste prese dal porno poiché disposte a spogliarsi in un film di serie-Z senza fare troppe domande. Evil toons parte produttivamente come una sorta di scommessa-smacco nei confronti di Roger Corman che aveva rifiutato 250.000 dollari al regista per realizzare la pellicola in questione; Corman credeva che quel budget fosse troppo limitato per realizzare l'idea di Ray. Quest’ultimo non si diede per vinto e utilizzò gli scarti di pellicola provenienti da altre produzioni, ingaggiò gente di basso profilo ivi compresi un bollitissimo Carradine e un Dick Miller in disarmo, integrò disegni animati alquanto grezzi e compose il film in otto giorni di riprese con soli 140.000 dollari. La scommessa con Corman era vinta ma non quella con il buon gusto. Evil toons è francamente brutto, ciò pur calcolando la buonissima volontà del regista e la sua visione bizzarra che mescola boobs, toons e dooms. Dovrebbe suonare in qualche modo anarchica e originale, ma tutta la faccenda, in realtà, ruota intorno all'archetipo horror reazionario secondo cui è la donna virginale (Megan) che scaccia il Male ed esorcizza i peccati del mondo. Peraltro, le fenomenali mammelle di Monique Gabrielle, al secolo Katherine Gonzalez, Miss Penthouse dicembre 1982, sono mostrate con troppa parsimonia, dando invece spazio alla più esagitata pornostar Madison Stone e alla scrausa Suzanne Ager. Di Barbara Dare (Jan) già non ricordo più nulla. Pornostar, ok, comunque non pensiate di vedere granché. Il demone animato che salta fuori dal becero necro-erotic-nomicon sparisce presto per incarnarsi nella Stone. Carradine si mostra all'inizio impiccandosi - profetico - e ricompare alla fine immerso fra fumo e luci, mentre Miller si becca una dolorosa fellatio off-screen non prima di essersi rivisto in tivù nel film a Bucket of blood (1959) e aver esclamato l'unica battuta riuscita: "Com'è che questo tizio non ha mai avuto un Oscar?!". Scalcinato film sulle tette di quattro tizie che va dritto nel novero degli Z-movie divertenti da descrivere ma da non vedere. Sconsigliato.

⟡ L’ex-bellona Monique Gabrielle, ritiratasi dai set nel 2002, ha diretto una casa di produzione di pellicole porno, la Monique's Purrfect Productions. 

⟡ L’attore David Carradine, divenuto famoso soprattutto per la serie tv Kung Fu (1972-1975), venne trovato morto il 3 giugno 2009 in un appartamento di Bangkok a causa di un gioco erotico di autostrangolamento finito male. Aveva 72 anni.